Mercoledì, 24 Dicembre 2025 Abruzzo

PROVINCIALI L’AQUILA: DISFATTA CSX E DI PANGRAZIO

NEL CDX VINCENTE TRADIMENTI E SCONTRI IN FI

 All'indomani della scontata vittoria alle elezioni provinciali dell'Aquila di domenica, per assenza di avversari, del candidato unico Angelo Caruso, di Fdi, sindaco di Castel di Sangro, l'analisi del voto si concentra nella disfatta certo del centrosinistra e della lista civici del sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, che non sono riusciti ad esprimere nemmeno un competitor al presidente uscente.

Ma ancor più nel centrodestra, dove dietro ai numeri e alle performance degli eletti e degli esclusi, si è consumato uno scontro intestino, interno ai partiti e tra i vari big, in particolare dentro Forza Italia, dove è appena finita la campagna di tesseramento, in vista del congresso regionale che sancirà la nuova leadership. A ridisegnare un quadro politico complesso, fatto di nuovi equilibri, rivalità interne e strategie che avranno inevitabili ripercussioni anche sul piano regionale e sulle prossime competizioni elettorali.

Nelle elezioni di secondo livello per la Provincia dell’Aquila, riservate solo a sindaci e consiglieri comunali, il centrodestra ha ottenuto dunque una vittoria netta, consolidando la propria egemonia politica sull’intero territorio provinciale, già affermata alle ultime politiche del 2022 e alle regionali del 2024, con percentuali superiori anche al 60%.

Per la lista “Per la Provincia dell’Aquila centrodestra” sono risultati eletti Vincenzo Calvisi, consigliere comunale di Fossa, di Fdi, che conquista il primato con 13.499 voti ponderati, seguito da Gianluca Alfonsi, sindaco di Gioia dei Marsi, di Fdi, (10.489), Antonio Di Bartolomeo, sindaco di San Demetrio Ne’ Vestini, di Forza Italia (8.052), Gianfranco Tedeschi, sindaco di Cerchio, di Noi Moderati, (7.634), Andrea Longo, consigliere comunale di Gioia dei Marsi, della Lega (5.629), Ernesto Fracassi, consigliere comunale di Avezzano, di Fdi (5.154) e Cinzia Contestabile, consigliere comunale di Celano, di Forza Italia, (4.949). Un risultato che consente al centrodestra di portare a casa sette consiglieri provinciali, superando le previsioni iniziali che ne stimavano sei.

Sul fronte opposto, la lista “Provincia Territorio – Solidarietà e sicurezza”, promossa dal sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, pronto a ricandidarsi alle elezioni di primavera contro l'ex questore Alessio Cesareo, riesce a eleggere il solo Fabrizio Ridolfi presidente del consiglio comunale di Avezzano, con 6.999 voti ponderati.

Il centrosinistra, con la lista “La Provincia delle aree interne”, ottiene invece due eletti: Lorenzo Rotellini, consigliere comunale dell'Aquila, di Sinistra Italiana (4.694) e Giorgio Giovannone, consigliere comunale di Luco dei Marsi, del Partito democratico (4.062).

Veniamo dunque al centrodestra e segnatamente a Forza Italia: non è passato inosservato innanzitutto il sostegno di alcuni amministratori azzurri al candidato Gianfranco Tedeschi, in quota Noi Moderati.

Del resto all’interno di Forza Italia circola ormai con insistenza la voce di un accordo politico con con l'ex assessore regionale Andrea Gerosolimo e la moglie Marianna Scoccia, vicepresidente del consiglio regionale e sindaco di Prezza, un passaggio destinato a incidere anche sugli equilibri cittadini di Sulmona, storicamente segnati dalla rivalità con la consigliera regionale Antonietta La Porta. E dove Scoccia con Noi Moderati e Gerosolimo con la sua civica hanno conquistato quasi la metà dei seggii con l'elezione del sindaco in quota Fdi Luca Tirabassi.

Sempre in casa Forza Italia, emergono dati significativi sul tesseramento: secondo quanto riferito da più parti, Gerosolimo avrebbe contribuito con circa 300 nuove adesioni, numero analogo a quello riconducibile all’ex parlamentare ed ex sindaco di Celano ed imprenditore Filippo Piccone, tornato tra gli azzurri a gennaio, con l'intenzione di giocare non certo un ruolo da comprimario. Un dato che ridimensiona il peso politico di quest’ultimo, già apparso meno incisivo rispetto alle aspettative maturate dopo i congressi provinciali. Anche il risultato elettorale della sua candidata, Cinzia Contestabile, consigliera comunale a Celano, ultima degli eletti nel centrodestra, è stata letta come segno di scarsa forza territoriale dell’ex sindaco di Celano, come confermato dal numero limitato di amministratori che l’hanno sostenuta.

Proprio a Celano si è consumato uno degli episodi più discussi del voto: il sindaco Settimio Santilli, esponente di Fratelli d’Italia, sodale di Piccone, ha votato e fatto votare per Forza Italia, sostenendo appunto Cinzia Contestabile  scelta che ha provocato forte malcontento nel partito della premier Giorgia Meloni, dove il gesto è stato apertamente definito un tradimento. Accuse analoghe sono state rivolte anche alla sindaca di Balsorano, Antonella Buffone, che ha seguito la stessa linea. Nonostante ciò, il risultato finale della candidata azzurra resta marginale all’interno della lista vincente.

In questo contesto, l’unico vero dominus del tesseramento forzista in provincia dell’Aquila appare l’assessore regionale e presidente del Consiglio comunale dell'Aquila, Roberto Santangelo, che può vantare oltre 3.000 adesioni. Molto più contenuto, invece, il dato del coordinatore provinciale Gabriele De Angelis, e sindaco di Avezzano e attuale presidente della Tua, la società regionale del trasporto pubblico, fermo a circa 900 tessere. Numeri che indicano chiaramente come la leadership interna a Forza Italia in provincia sembri ormai indirizzata verso Santangelo, riducendo ulteriormente le ambizioni politiche di Piccone.

Sull'altro fronte, difficoltà evidenti anche per il sindaco Di Pangrazio, che non è riuscito a eleggere più di un consigliere provinciale. Nemmeno l’alleanza con il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio ha prodotto i risultati sperati, con lo stesso rimasto fuori dal Consiglio provinciale.

Un segnale di scarsa incisività a livello provinciale che pesa in vista delle prossime elezioni comunali ad Avezzano, previste per la primavera, e che si preannunciano particolarmente combattute.

Non a caso, il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, l’avezzanese Massimo Verrecchia, ha colto l’occasione per sottolineare, con un post pubblico, il ritorno di Avezzano protagonista in Provincia grazie all’elezione di Fracassi, passato nelle fila del partito della Meloni dopo l’uscita dalla maggioranza civica di Di Pangrazio. Verrecchia non ha risparmiato critiche alla giunta avezzanese, parlando apertamente di isolamento politico del Comune nei contesti sovracomunali.

A Sulmona invece la candidata Antonella La Gatta non è stata eletta fermandosi a 116 voti ponderati e questo perché è venuto meno l'appoggio di molti amministratori peligni.

Infine, sul capoluogo, L’Aquila, l’amministrazione guidata dal sindaco Pierluigi Biondi, di Fdi, ha scelto di non candidare propri consiglieri, facendo confluire 15 voti ponderati su Vincenzo Calvisi. Una mossa strategica che ha garantito a quest’ultimo il primato assoluto in termini di consenso, ma che secondo alcuni osservatori rafforza l’idea di uno “strapotere” politico del sindaco dell’Aquila all’interno della città, accompagnato però da una chiusura nei confronti degli altri territori provinciali.

Prova di forza del vicepresidente della Regione, Emanuele imprudente, che ha sostenuto, e ottenuto l'elezione di Longo, con un partito terzo della coalizione.