Giovedì, 11 Dicembre 2025 Abruzzo

PNRR SANITA’ IN ABRUZZO: OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO

“MISSIONE FALLITA, TRISTE VERITA’ DAI NUMERI”

“Opere ferme, o addirittura mai partite. In Abruzzo sono stati spesi solo il 27,29 % dei 58,9 milioni dei fondi PNRR messi a disposizione per le Case di comunità, e solo il 21,01 % dei 5,5 milioni di fondi PNRR messi a disposizione per gli ospedali di Comunità. È questa la fotografia desolante che emerge dall’analisi incrociata dei dati finanziari e fisici sull’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza per la sanità.  Strutture come “pacchi vuoti”, esistenti solo sulla carta. Lo dimostra il lungo elenco di lavori mai avviati o in enorme ritardo, nonostante la scadenza di marzo 2026 sia ormai dietro l’angolo”. Lo dichiara Luciano D’Amico esponente della opposizione di centrosinistra alla Regione insieme agli altri consiglieri di Patto per l’Abruzzo.

“Il rischio  concreto è quello di perdere i fondi e vanificare una delle più grandi opportunità di investimento che l’Abruzzo abbia visto negli ultimi quarant’anni” ad affermarlo sono i consiglieri del Patto per l’Abruzzo che questa mattina in una conferenza stampa hanno presentato il dettaglio dell’analisi dei dati “Il campanello d’allarme suona forte a Teramo e Pescara: queste due province rappresentano la criticità maggiore. Per le nuove strutture sanitarie, quasi nessuno dei cantieri ha raggiunto il 20% di pagamenti. Significa che i lavori sono ancora in una fase embrionale. Casi come quelli di Pescara e Montesilvano, sui quali abbiamo alzato l’attenzione anche nelle scorse settimane, sono il sintomo di una situazione generale ad alta criticità”.

“Nella provincia di Chieti non va meglio, è qui che si registra  la dispersione maggiore e si sono creati  veri e propri paradossi:  una struttura quasi finita a Casoli, (utilizzato il 96%) e una appena iniziata finanziariamente ad Atessa ( solo 21%). Una disparità che mette in evidenza la  difficoltà gestionale della destra nel portare avanti parallelamente tutti i cantieri previsti”.

“L’Aquila in merito ai fondi su interventi antisismici  segna avanzamenti non oltre il 48%. E lo stesso dato nelle altre ASL neanche compare, sottolineando  che i lavori strutturali pesanti nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, non sono ancora entrati nel vivo della fatturazione”.

“Questa fotografia – incalzano i consiglieri di opposizione – dimostra quanto la destra sia scollata dalla realtà: proclami entusiastici sulla rete ospedaliera e sull’edilizia sanitaria, mentre nei territori restano cantieri fantasma o in enorme ritardo. L’Assessore con delega alla salute, quando replica alle opposizioni di fatto sta replicando a se stessa, in quanto i dati che abbiamo a disposizione provengono dal suo assessorato e ci sono stati forniti a seguito di un accesso agli atti. Forse invece che reiterare la solita buona novella che non ha alcun riscontro con la vita reale dovrebbe tenere bene a mente che la stipula dei contratti è un’illusione propagandistica. Firmare un contratto non basta, servono lavori e opere che avanzano, altrimenti gli abruzzesi e le abruzzesi, invece di vedersi garantito il diritto alla salute, si ritroveranno con un pugno di parole spacciate per panacea di tutti i mali. Con la destra la Regione continua a soffermarsi solo sugli acquisti di macchinari, perché è più semplice, ma rischia di arrivare al 2026 senza strutture pronte per ospitarli. E poi c’è il fattore umano: senza medici e infermieri, le Case della Comunità resteranno chiuse o aperte ma inefficaci. I dati parlano chiaro: servono soluzioni organizzative serie, non slogan per contrastare la carenza di personale”.

“Il PNRR – concludono dall’opposizione – è stato osteggiato e demonizzato dalla destra che oggi siede al governo. Parliamo del più grande stabilizzatore macroeconomico degli ultimi anni, senza il quale la nostra economia sarebbe precipitata in una crisi profonda. È  grazie al PNRR se in Abruzzo la maggioranza di destra ha avuto risorse senza precedenti per la sanità territoriale. Eppure questa occasione non è stata colta da Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia. Non lo diciamo noi, ma i numeri appena evidenziati che dimostrano incapacità di programmazione e di governance. Sia chiaro, non è un problema tecnico,  non è un punto in più o in meno sulla percentuale ma è un problema di metodo e di responsabilità. Ogni euro non speso è un euro sottratto alla crescita, alla salute, alla fiducia dei cittadini. Per questo non ci accontenteremo di promesse e delle solite rassicurazioni verbali, pretenderemo trasparenza su ogni cantiere fermo e su ogni euro non trasformato in servizi  per i cittadini e le cittadine. Il tempo delle parole è finito, ora contano i fatti”.