Mercoledì, 10 Dicembre 2025 VastoParte dalla marineria vastese il grido d’aiuto per salvare la pescaLa pesca italiana sta affrontando una preoccupante crisi esistenzialeAngelo Natarelli, fondatore dell’associazione “Pescatori a tavola” a nome di 600 armatori italiani e duemila imbarcati, lancia l’allarme e chiede che ai pescatori venga concesso di sedere ai tavoli della politica perchè la pesca italiana sta affrontando una preoccupante crisi esistenziale. Non fa eccezione la marineria vastese. Stamane, sull’argomento, il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, a firma di Paola Calvano, ha pubblicato un ampio servizio. La piattaforma di Angelo Natarelli, in pochi anni, è diventata la più grande piattaforma di informazione, denuncia e valorizzazione del pescato italiano. Una rete nata dal basso, con pescatori, pescherie e ristoratori che ogni giorno mostrano cosa significa davvero vivere di mare. ” Tutto è cominciato”, racconta Natarelli a Il Centro ” quando dieci anni fa a seguito di un brutto incidente avvenuto sul peschereccio sono rimasto a lungo fermo. Ho cominciato quindi a consultare internet e ad apprendere peculiarità ed esigenze della categoria a cui appartengo . Subito dopo ho cominciato a girare l’Italia e posso assicurare che l’insoddisfazione è unanime . La Commissione propone per il 2026 una riduzione dello sforzo di pesca del 64%. “Significa che le barche già oggi vanno a mare 100 giorni l’anno, pagando le tasse per 365 giorni. Se ci tagliano un altro 64%, potranno andare in mare solo 30 giorni l’anno. Ho deciso che fonderò un’associazione ancora più grande di ” Pescatori a tavola “, per ottenere la tutela degli interessi della marineria e della cucina ittica italiana .” Ulteriori dettagli sulla notizia li trovate stamane in edicola sul Centro. |
