Domenica, 23 Novembre 2025 AbruzzoCavallari, “Audizione urgente sul piano messa in sicurezza"Richiesta convocazione della II Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”“La sicurezza del traforo è una priorità assoluta ma va gestita con equilibrio e trasparenza, tenendo conto dei gravissimi disagi che il senso unico alternato o le eventuali chiusure totali comporterebbero per migliaia di cittadini, pendolari, lavoratori e imprese delle province di Teramo e L’Aquila”. Così, in una nota, il consigliere regionale di Abruzzo Insieme, Giovanni Cavallari, che ha formalmente richiesto al presidente della II Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” l’inserimento all’ordine del giorno di un punto dedicato al piano degli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica del traforo del Gran Sasso, con contestuale richiesta di audizioni dei principali soggetti istituzionali coinvolti. “Secondo quanto dichiarato dal Commissario unico per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, Pierluigi Caputi, – ricorda – i lavori di adeguamento potrebbero comportare un periodo di senso unico di marcia per due, e nella peggiore delle ipotesi quattro anni, con un impatto diretto sulla viabilità, sui collegamenti tra le due province e con Roma”. “Il 2026 sarà un anno cruciale per l’Abruzzo, con eventi religiosi, culturali e sociali di rilievo nazionale – dal centenario di San Gabriele patrono dei giovani fino alle celebrazioni per L’Aquila Capitale Italiana della Cultura – ed è quindi indispensabile che i lavori e le relative limitazioni al traffico vengano pianificati in modo da ridurre al minimo i disagi per cittadini e visitatori”. Per questo motivo, Cavallari ha chiesto che in Commissione vengano auditi:il commissario Caputi, l’assessore regionale alla viabilità Umberto D’Annuntiis; i presidenti delle Province di Teramo e L’Aquila, i sindaci dei Comuni di Teramo, L’Aquila, Basciano, Castelli, Isola del Gran Sasso d’Italia, Tossicia e Colledara. “Chiediamo chiarezza sui tempi, sulle soluzioni tecniche e sui piani alternativi di viabilità. I cittadini hanno diritto di sapere come si intende gestire un cantiere di questa portata senza isolare le nostre comunità. La trasparenza e la programmazione – conclude Cavallari – sono l’unico modo per coniugare sicurezza, sviluppo e tutela dei territori interni”.
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