Venerdì, 21 Novembre 2025 Abruzzo

“Il vino è tossico e provoca danni fisici e mentali”

Di Salvatore, "Subito avvertenze sulle bottiglie"

Nessuno vuole tornare al proibizionismo, ma la scienza dice che il vino, come tutte le altre bevande alcoliche, contiene alcol etilico, che è un veleno che provoca gravi danni alla salute fisica e mentale, anche se assunto in piccole quantità. E di questo i cittadini dovrebbero essere almeno informati, a cominciare con apposite etichette sulle bottiglie, come avviene sui pacchetti di sigarette”.

Da una parte il ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, strenuo nemico delle avvertenze ai consumatori sui rischi per la salute provocati da vino e alcolici, e che è arrivato ad affermare che anche “anche l’abuso di acqua può portare danni, anche alla morte’.

Dall’altra parte Adelmo Di Salvatore, noto psichiatra di Avezzano, esperto in alcologia, fondatore già nel lontano 1985 dell’Arcat Abruzzo, l’associazione regionale dei Club alcologici territoriali, che assieme al collega psichiatra Enrico Baraldi e ad Alessandro Sbarbada, curatore della “Rassegna stampa su vino, birra e altri alcolici” diffusa sul web, ha dato alle stampe “Vino -Diverse etichette, le avvertenze negate”.

Un testo dove invece si spiega, alla luce di una gran mole di studi internazionali, che il vino, la birra e i superalcolici “sono una droga, tossica e cancerogena”, che “procura danni pesantissimi”, con buona pace, del “bere bene, poco e responsabilmente”.

Il testo è stato presentato a metà novembre, ad Abano Terme, in provincia di Padova, al Congresso nazionale Aicat (Associazione italiana dei club alcologici territoriali), e dal 17 novembre si può scaricare gratuitamente dal web.  La prima presentazione in Abruzzo si terrà alle ore 16.30 di sabato 29 novembre, al Centro Servizi Culturali ad Avezzano.

“Nel gennaio 2023 la commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, all’unanimità – ricorda innanzitutto Di Salvatore -, ha votato contro la possibilità di scrivere sulle etichette del vino alcuni contenuti. Per esempio: ‘il vino non va consumato in gravidanza’, ‘il vino fa male alla salute’, “l’alcol è una droga nociva” e altri warning. E teniamo conto che le etichette con le avvertenze sono invece presenti nei vini che vengono spediti e quindi acquistati negli Stati Uniti e in altri Paesi. Ma in Italia no, in Italia non è stato possibile farlo. Una contraddizione, una schizofrenia legislativa, se pensiamo anche al fatto che nel nuovo Codice della strada vige il tasso zero di alcol durante la guida, previsto per i minori 21 anni, i neopatentati e per coloro che guidano per motivi professionali”.

Eppure, argomenta Di Salvatore, “il vino contiene alcol etilico: una sostanza tossica, cancerogena, responsabile di molti tipi di tumore e di circa duecento patologie, con le caratteristiche di una droga, la più pericolosa, dal punto di vista sociale, come dimostra la scienza internazionale. Per questi motivi, il vino non può essere considerato un alimento, se si tiene conto del Regolamento CE 178/02 del Parlamento europeo, che prevede che non possono essere immessi sul mercato alimenti a rischio, dannosi per la salute, ed esclude esplicitamente le sostanze psicotrope come l’alcol etilico.

Da psichiatra, Adelmo Di Salvatore ha a cuore evidenziare le conseguenze nefaste che l’alcol provoca a livello mentale e sociale.

“Il maggiore danno causato del consumo di bevande alcoliche nella popolazione sono i miliardi di lacrime versati dentro le famiglie, che spesso nessuno vede e di cui nessuno parla. Quando c’è un problema legato al bere, esso coinvolge tutta la famiglia, la comunità locale, i parenti, gli amici, i medici, i farmacisti, la comunità generale. Il consumo di bevande alcoliche , vino in testa, porta alla violenza domestica, è alla base di tanti scontri stradali, anche da parte di persone che dell’alcol fanno un uso impropriamente detto moderato”.

Inoltre, come attestato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, “l’alcol etilico può mimare e causare molti disturbi psichiatrici, dall’ansia all’attacco di panico, dalla depressione alla schizofrenia; la sua tossicità agisce sul cervello immediatamente con, ad esempio, scontri stradali,  e a lungo termine, con numerose patologie neuropsichiatriche, sino alla demenza”.

L’alcol etilico, che ha la medesima formula chimica nel vino, nella birra e negli altri alcolici, rappresenta una “minaccia legale e anzi promossa dalla politica”, che per Di Salvatore riguarda con particolare severità i giovanissimi.

“Il nostro cervello, si modella e si sviluppa pienamente in maniera più o meno definitiva tra i 25 e 27 anni, e il consumo di bevande alcoliche prima di questa età provoca danni ancor più gravi, anche a lungo termine, con aumento della possibilità di andare incontro a demenza precoce o ad altri problemi di tipo psichico”.

Tiene poi a precisare Di Salvatore: “a livello scientifico non usiamo più il termine alcolismo; ormai a livello mondiale si parla di problemi alcolcorrelati, cioè problemi legati al consumo di bevande alcoliche, inseriti in un continuum. Qualcuno ancora distingue l’alcoldipendenza, che però non è più citata nei testi più accreditati, da circa quindici anni. Ebbene, i problemi alcolcorrelati, compreso quello che chiamavamo ‘alcolismo’ riguardano in Abruzzo il 10-15%  della popolazione adulta. C’è un preoccupante aumento del fenomeno nei giovani, con la frequente pratica del binge drinking, o ‘abbuffata di alcol’, l’assunzione di una grande quantità di bevande alcoliche in un breve lasso di tempo, con l’obiettivo di ubriacarsi, sino al coma etilico”.

Infine l’affondo contro la classe politica: “i danni che il vino fa in termini di costi, individuali, famigliari, sociali, sanitari, sono di gran lunga superiori agli introiti che hanno i produttori e venditori di vino. Ma la politica fa finta di nulla, si gira dall’altra parte, si limita a dire che bisogna bere di qualità e poco ma, mi spiace dirlo, dal punto di vista scientifico è una stupidaggine, perché l’Organizzazione mondiale dei cardiologi, l’ Organizzazione mondiale della sanità, l’Istituto superiore di sanità e tante altre organizzazioni scientifiche internazionali, comprese alcune riviste molto importanti come Lancet, hanno stabilito ormai definitivamente che l’alcol etilico è un veleno cellulare, che può provocare gravi danni, anche con uno o due bicchieri al giorno”.

Eppure, conclude lo psichiatra “c’è un ministro come Lollobrigida per il quale i danni del vino sono parificabili a quelli dell’acqua, e dietro la lavagna ci mettiamo anche il professor Giorgio Calabrese o il governatore del Veneto Luca Zaia secondo i quali il vino fa addirittura bene alla salute, contrariamente a quello che dice la scienza”.