Un uomo di 52 anni finisce nei guai perchè spia la compagna con il telefonino di lei

A metterlo nei guai non è stata solo la sua irascibilità, ma anche l’abitudine di controllare il telefono cellulare della compagna.

A.C., 52 anni, di origine campana ma da tempo residente a San Salvo , è dovuto comparire nei giorni scorsi davanti ai giudici aquilani e agli investigatori della Direzione distrettuale antimafia. Nei confronti dell’uomo è scattato il codice rosso e gli è stato apposto il braccialetto elettronico. Non dovrà in alcun modo e per nessun motivo avvicinarsi alla compagna.

A riportare la notizia, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

L’eventuale manomissione del braccialetto lo porterebbe in carcere. L’accesso al cellulare della donna potrebbe costargli caro. Ai sensi dell’art. 615 bis del codice penale, spiare il cellulare del partner è reato. il reato contemplato è di interferenze illecite nella vita privata e si configura allorquando un soggetto, ricorrendo all’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata di un’altra persona.

Il difensore di A.C. , l’avvocato Antonello Cerella, ha fornito ai giudici aquilani del materiale che alleggerirebbe la posizione del suo assistito.

Nel frattempo  A.C. dovrà restare lontano dalla donna che lo ha denunciato. L’ultima aggressione avvenuta dieci giorni fa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e convinto la compagna a chiedere aiuto ai carabinieri. La donna, una cinquantenne di San Salvo, è riuscita ad uscire da casa, ha raggiunto la caserma dei carabinieri ed ha denunciato A.C., per maltrattamenti.

Tutti i dettagli sulla vicenda li trovate stamane sul quotidiano Il Centro.