Domenica, 2 Novembre 2025 AbruzzoA Pescara movida violenta in via ManthonèSpari contro una coppia da uno scooter in corsaMomenti di paura ieri sera nel cuore della movida pescarese in via Manthonè: intorno alle 23.30 due uomini in sella a uno scooterone hanno fatto esplodere due colpi di pistola verso un uomo e una donna davanti ad un ristorante giapponese, per poi dileguarsi. Per fortuna nessun ferito, ma autentici momenti di panico tra la numerosa folla. L’ipotesi è che l’arma sia una pistola scacciacani. Sul posto sono arrivate le pattuglie della Polizia e gli agenti della Scientifica, le indagini sono in corso. Scrive in una nota Paolo Sola, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente in Consiglio Comunale per chiedere conto alla Giunta delle azioni previste a tutela dell’area e per sollecitare un piano organico di valorizzazione e sicurezza partecipata che rimetta Corso Manthonè e le zone limitrofe al centro della città. L’episodio a riporta l’attenzione su una zona della città che da troppo tempo vive una condizione di crescente abbandono e degrado. Un quartiere storico e vitale, oggi stretto tra insicurezza, incuria e mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale, con i residenti e le attività commerciali costretti a convivere con un clima che li penalizza e li espone, invece di proteggerli.– non è un episodio isolato, ma l’ennesimo segnale di un disagio profondo. Da anni chiediamo che il Comune torni a occuparsi di questa parte di città, ma la Giunta continua a lasciare che tutto scivoli nell’indifferenza. Le ‘attenzioni’ rivolte a questo quartiere non possono essere solo quelle delle ordinanze restrittive, ma dovrebbero essere quelle di azioni concrete volte a restituire vita, bellezza e dignità ai luoghi”. “Periodicamente dalla zona arrivano segnalazioni di risse, vandalismi, traffici sospetti e rumori notturni. Una situazione che colpisce chi vive nel quartiere quanto chi svolge un’attività commerciale, spesso accusato ingiustamente di alimentare quel degrado che invece subisce ogni giorno sulla propria pelle. Le attività non sono il problema – prosegue Sola – ma le prime vittime di un sistema che non tutela e non ascolta. Chi amministra la città dovrebbe capire che la vera sicurezza nasce da un quartiere vissuto, curato, frequentato, con strade pulite, luci accese, iniziative culturali, spazi di aggregazione e controlli mirati e puntuali: colpire e sanzionare chi opera al di fuori delle regole dovrebbe essere la priorità, perché è grave lasciare che pochi locali irregolari continuino indisturbati per colpa di un’amministrazione che continua a voltarsi dall’altra parte. Quei casi vanno isolati, per tutelare la stragrande maggioranza degli operatori che lavorano con serietà e che sono i primi a chiedere un quartiere vivo, frequentato e sicuro”. Per il Movimento 5 Stelle “è ormai indispensabile che l’amministrazione alzi la soglia di attenzione su un’area colpevolmente dimenticata, mettendo in campo non strumenti repressivi del commercio ma interventi di rigenerazione urbana e sociale: riqualificazione degli spazi pubblici, potenziamento dell’illuminazione e della sorveglianza, incentivi per nuove attività, eventi culturali diffusi e un vero dialogo con chi abita il quartiere e lo vive ogni giorno”.
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