Domenica, 19 Ottobre 2025 VastoUn primo chiosco verrà sistemato lungo la pista ciclabile di Vasto MarinaIl Comune si accinge quindi a rilasciare il “titolo concessorio” che consentirà all’imprenditore vastese di realizzare un piccolo punto ristoroParte la corsa ai punti ristoro lungo la pista ciclabile che costeggia la riserva naturale di Marina di Vasto. Nonostante il piano di assetto naturalistico (Pan) sia ancora in itinere, il Comune è in procinto di rilasciare una concessione demaniale marittima pluriennale per la realizzazione di un chiosco di legno con annesso locale per servizi igienici e pertinenza esterna. E’ quanto si evince dalla determina dirigenziale pubblicata ieri all’albo pretorio on line dell’ente con cui viene approvato l’esito della procedura comparativa avviata in seguito alla istanza di un operatore turistico che risale al 22 marzo 2022 e che è stata sollecitata il 6 marzo 2025. Il Comune ha emanato un avviso pubblico e alla scadenza del termine – si legge nel provvedimento firmato dal dirigente Alfonso Mercogliano – non sono state presentate altre istanze in concorrenza, né osservazioni o opposizioni. Il Comune si accinge quindi a rilasciare il “titolo concessorio” che consentirà all’imprenditore vastese di realizzare un piccolo punto ristoro completo di servizi igienici sulla scorta di un piano di gestione del sito “Natura 2000 Marina di Vasto” che risale al 2018 e nonostante sia ancora in corso l’iter per l’approvazione del piano di assetto naturalistico che si trova attualmente in Regione. Stiamo parlando del documento che prevede lungo la pista ciclabile ben 8 punti ristoro spalmati su appena 2,400 metri di percorso, duramente contestato dalle associazioni cittadine, dalla opposizione consiliare e perfino da esponenti della maggioranza di centrosinistra. Ed è proprio sui chioschi adibiti a ristorazione che si sono appuntate le critiche di Wwf, Arci, Italia Nostra del Vastese e Gruppo Fratino che nei mesi scorsi hanno presentato le osservazioni al piano e che ora si dicono a dir poco perplessi per il rilascio di una concessione demaniale senza che sia operativo il piano di assetto. Secondo le associazioni “la programmazione del numero e della distribuzione dei punti ristoro e dei servizi igienici non risulta supportata da alcuna analisi o valutazione quantitativa del fabbisogno effettivo e neanche tarata sulle specifiche esigenze dell’utenza”. Contro la previsione e localizzazione dei punti ristoro c’è stata anche una manifestazione di protesta organizzata il 24 maggio scorso da 17 sigle tra associazioni e Comitati, a piazza Fiume, nell’area della ex stazione ferroviaria, nel corso della quale è stata manifestata ampia contrarietà non solo ai punti ristoro lungo la Via Verde (vedi emendamento del consigliere regionale Nicola Campitelli), ma anche al numero di chioschi previsti dall’amministrazione comunale di centrosinistra nella riserva naturale Marina di Vasto. Anna Bontempo (Il Centro)
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