Mercoledì, 1 Ottobre 2025 Chieti

IL Sindaco Ferrara, "basta medicinali israeliani in farmacie comunali"

'Gesto simbolico per Gaza, valuteremo i diritti e la volontà degli utenti'

"Stiamo valutando la fattibilità di una delibera di indirizzo che contenga la possibilità di non trattare medicinali made in Israele nelle farmacie comunali.

Lo faremo valutando in primis diritti e volontà degli utenti e l'interesse delle nostre farmacie".

Lo ha detto all'ANSA il sindaco di Chieti, Diego Ferrara (Pd), che nel corso della seduta del consiglio comunale del 29 settembre scorso, aveva annunciato un provvedimento per vietare la vendita di farmaci israeliani nelle tre farmacie comunali teatine.
"Si tratta di un gesto simbolico, per rappresentare la nostra viva preoccupazione e riprovazione per il genocidio in atto a Gaza - aggiunge Ferrara, che peraltro è anche un medico in pensione -. Ognuno deve e può fare qualcosa per stare vicino a una popolazione stremata, affamata e piegata da un conflitto impari. L'idea è quella di portarlo avanti facendo salvi due principi: la libertà del paziente di continuare ad assumere gratuitamente il farmaco in continuità terapeutica ed escludendo da questo indirizzo i farmaci salvavita. Stiamo verificando la fattibilità - conclude il primo cittadino - , perché l'atto possa essere efficace, ma nello stesso tempo non confliggente con le regole scientifiche nazionali e internazionali che governano il mercato dei farmaci".
Nella stessa seduta del consiglio comunale è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato da cinque consiglieri di Partito Democratico, Movimento 5 stelle, dei gruppi Liberi a Sinistra e La sinistra con Diego, con cui fra l'altro si chiede a sindaco e giunta di adoperarsi presso tutte le istituzioni per riconoscere formalmente lo Stato di Palestina secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite e nell'ambito di una soluzione diplomatica e negoziata del conflitto israelo-palestinese, di porre in essere ogni utile iniziativa affinché cessi immediatamente ogni attività militare nella Striscia di Gaza per il rispetto del diritto umanitario.