Mercoledì, 1 Ottobre 2025 San SalvoTravaglini: "Una brutta pagina per la democrazia della Città di San Salvo""il Commissario per il Piano Regolatore è una scelta grave a cui ci opporremo""In Consiglio Comunale, si è scritta una brutta pagina per la democrazia della nostra Città». È il duro commento del consigliere comunale di Più San Salvo, Fabio Travaglini, dopo l’approvazione da parte della maggioranza della richiesta alla Regione Abruzzo di nominare un commissario ad acta per l’approvazione del Piano Regolatore Generale. «Parliamo – dichiara Travaglini – del documento più importante per il futuro di San Salvo. Con questa scelta, il Consiglio comunale viene espropriato del suo ruolo e della sua funzione rappresentativa, in un passaggio chiave per lo sviluppo del nostro territorio. Tutto è stato liquidato con poche righe burocratiche, tecniche e incomprensibili ai più.» Ancora più grave, secondo Travaglini, è la motivazione riportata nella proposta: una presunta incertezza nelle autodichiarazioni dei consiglieri comunali rispetto alla trasparenza amministrativa, che alimenterebbe un rischio di conflitti di interesse. «Una formula ambigua – continua – senza nessun dato certo, che lascia intendere dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni rese dai consiglieri, senza però dirlo apertamente. Se si dubita della correttezza delle autodichiarazioni, allora lo si dica con chiarezza. Altrimenti è solo un pretesto per eludere il dibattito e scaricare responsabilità politiche.» «Analizzeremo, una per una, le dichiarazioni rese da tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza. Se c’è qualcosa da chiarire, va fatto alla luce del sole. Ma se tutto è regolare – come riteniamo – allora è inaccettabile usare un sospetto infondato per giustificare il commissariamento.» Il consigliere ricorda inoltre che gli uffici comunali hanno la facoltà e il diritto di istruire e completare i fascicoli documentati, ricorrendo ai pubblici registri, senza attendere le autodichiarazioni dei consiglieri. «La verità – conclude – è che si è scelta una scorciatoia. Una strada per affidare a un tecnico esterno, nominato da altri, decisioni che andranno probabilmente a vantaggio di pochi. Tutto questo senza trasparenza, senza confronto e senza assumersi alcuna responsabilità politica. Noi non ci stiamo. Continueremo a difendere il ruolo del Consiglio comunale, la rappresentanza dei cittadini e il rispetto della democrazia e delle Istituzioni.»
|