Martedì, 30 Settembre 2025 VasteseVincenzo Menna: "La sicurezza non può più aspettare”“Sulla Trignina bene i primi segnali, ma ora servono misure immediate""La Strada Statale 650 “Trignina” – dichiara il consigliere regionale Vincenzo Menna – continua purtroppo ad essere una delle arterie più pericolose d’Italia, teatro di incidenti gravi e troppo spesso mortali. Già lo scorso 11 marzo avevo scritto ad Anas per segnalare le criticità e proporre soluzioni concrete e immediatamente realizzabili, come l’installazione di autovelox fissi e sorpassometri nei tratti più pericolosi. Allora la mia era quasi una voce fuori dal coro: mentre molti si limitavano a chiedere interventi generici, io ho indicato misure precise e sostenibili, nella convinzione che la sicurezza non possa essere affidata solo a grandi opere di lungo periodo ma debba essere garantita anche con strumenti rapidi ed efficaci». Anche le Camere di Commercio delle due regioni, insieme a quelle di Lazio e Campania, hanno promosso un protocollo d’intesa per inserire la Trignina in un più ampio progetto di mobilità trasversale, a conferma che la sicurezza di questa strada non è più una rivendicazione locale ma un’esigenza strategica per l’intero Centro-Sud. «Ogni volta che la cronaca ci riporta queste notizie – sottolinea Menna – cresce l’amarezza per non aver visto ancora applicate misure che sarebbero in grado di salvare vite. E cresce la determinazione a non abbassare la guardia». «Il raddoppio delle corsie – ricorda Menna – resta la soluzione strutturale e definitiva per mettere in sicurezza questa arteria. È un obiettivo che ho posto con chiarezza e che oggi è finalmente condiviso da più parti. Siamo consapevoli che si tratta di un progetto complesso, che richiede tempo, risorse e un impegno forte da parte dello Stato. Proprio per questo non possiamo limitarci ad aspettare: mentre lavoriamo al raddoppio, dobbiamo adottare subito misure concrete come gli autovelox, i sorpassometri, l’illuminazione degli svincoli e un rafforzamento dei controlli su strada». «È la spina dorsale della mobilità tra Abruzzo e Molise e, in prospettiva, del collegamento tra Adriatico e Tirreno. Per questo non possiamo permetterci ulteriori ritardi. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto e su questo continuerò a dare battaglia, insieme ai colleghi delle due regioni e alle comunità locali, finché non vedremo realizzati interventi all’altezza delle esigenze dei nostri territori». |