Venerdì, 19 Settembre 2025 Abruzzo

Morte di Andrea Prospero, chiede il patteggiamento il diciottenne accusato di istigazione al suicidio

Il giovane romano, attualmente detenuto agli arresti domiciliari, ha presentato una richiesta di pena di due anni e mezzo, da scontare con lavori di pubblica utilità

Ha presentato richiesta di patteggiamento il diciottenne romano accusato di istigazione o aiuto al suicidio riguardo alla morte di Andrea Prospero, lo studente di Lanciano trovato senza vita il 29 gennaio scorso in un b&b di Perugia.

La richiesta è stata depositata nei giorni scorsi al Gip del tribunale di Perugia dall'avvocato Alessandro Ricci, difensore e procuratore speciale dell'imputato, per cui la Procura aveva chiesto il giudizio immediato. Il diciottenne attualmente è detenuto agli arresti domiciliari a casa di un parente, dopo essere evaso dall'abitazione di famiglia a causa dei frequenti dissidi con i genitori, scoppiati dopo il suo arresto.

Nella richiesta, concordata con il pubblico ministero, si parte dalla pena minima prevista per il reato, 5 anni (la massima è 12), e tra attenuanti generiche e riduzioni per la scelta del rito, si chiede una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione, da scontare con la pena alternativa dei lavori di pubblica utilità. L'udienza, inizialmente prevista per l'8 ottobre, è slittata al 23.

Non ci sta la famiglia di Andrea, che chiede verità e giustizia: “Non è accettabile una richiesta del genere – dice papà Michele – Spero che il giudice non accetti queste condizioni e voglia andare a processo o quantomeno elevare la pena”.