Giovedì, 21 Agosto 2025 AbruzzoBordate dell'ex Comandante Grippo verso Biondi"Palla in Tribuna, difendi l'indifendbile"“Gentile Signor Sindaco, credo di essere io ‘il soggetto mai arruolato nel corpo ma dirottato direttamente da altri compiti di vertice di amministrazioni del Pd’, e in quanto tale mi trovo costretto a spendere del tempo per ricordarle che mandare la palla in tribuna per difendere l’indifendibile su “caso L’Aquila” è triste . L’ex capo della Polizia locale dell’Aquila, Ernesto Grippo, ora comandante della Polizia locale di Roseto degli Abruzzi, prende carta e penna e replica a muso duro al sindaco Pierluigi Biondi, che rivendica l’emendamento alla legge regionale che consente di affidare l’incarico di Comandante a un dirigente esterno alla Polizia locale. Norma additata come ad hoc per il Comune dell’Aquila, per la quale il Tar Abruzzo a fine luglio ha nominato il prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo come commissario ad acta, per applicare cumulativamente le cinque sentenze che hanno visto soccombere l’Amministrazione comunale, relativamente alla mancata nomina del Comandante della Polizia Locale. I giudici amministrativi hanno bacchettato le scelte del Comune ricordando le cinque bocciature dello stesso tribunale e del Consiglio di Stato. La decisione arriva in seguito alla sentenza di aprile sempre del Tar che ha annullato la precedente nomina del dirigente-comandante, Patrizia Celani, dirigente del Comune di Ascoli Piceno assegnata in “scavalco condiviso” con incarico annuale a L’Aquila, procedura ritenuta illegittima. Questo il passaggio incriminato della nota di Biondi che tira in causa anche Grippo: “Un emendamento che prende spunto da una riflessione ampia interna all’associazione dei comuni abruzzesi già da prima che ne assumessi la guida, tanto è vero che nessun sindaco si è espresso contro la riforma. Singolare, invece, che lo facciano, nell’ordine, Giovanni Cavallari (Abruzzo insieme), già vice sindaco di Teramo, dove a comandare la polizia locale è un funzionario, Silvio Paolucci, eletto nel collegio di Chieti nella lista del Partito democratico, stessa formazione politica che governa il comune capoluogo di provincia, dove il comandante è anche lì un funzionario che svolge anche il ruolo del mobility manager, Pierpaolo Pietrucci, già capo di gabinetto del Comune dell’Aquila all’epoca del centrosinistra, che aveva come comandante della polizia un soggetto mai arruolato nel corpo ma dirottato direttamente da altri compiti di vertice di amministrazioni del Pd”. A seguire la replica integrale di Grippo. LA REPLICA Spiace ricordarle che mi sono laureato in giurisprudenza a 22 anni con 110 e lode , specializzato in diritto sindacale e del lavoro a 27 anni con 70 e lode, abilitato alla stessa età alla professione di avvocato. Cultore della materia alla facoltà di economia e commercio dal 1987 al 1999 a Diritto Privato ,Diritto del Lavoro e Diritto Sindacale. Consulente della Procura Repubblica di Pescara dal 1994 al 1999 per indagini su reati contro la Pubblica Amministrazione. Dal 1999 nella Pubblica Amministrazione con incarichi dirigenziali a tempo determinato ex art. 110. Militare “arruolato” nell ‘Esercito Questo “soggetto” ha superato selezioni ex art. 110 per 42 volte in giro per l’Italia per ruoli di Dirigente Comandante della Polizia Locale. Selezioni superate prima sulla base dei requisiti richiesti e poi grazie al giudizio positivo della commissione tecnica composta da Comandanti, Segretari Generali e Psicologi del Lavoro. Poi arrivato alla terna o alla cinquina finale o ai due selezionati , sono stato scelto o è stato preferito un collega altrettanto degno poiché la fase finale è fiduciaria. Una procedura che moltissimi suoi colleghi utilizzano per scegliere il Comandante della Polizia Locale e che consente proprio quella rotazione che lei ritiene indispensabile e che io condivido in pieno. Da Udine a Modena, da Biella a Firenze, da Piacenza a Rimini, da Riccione ad Ancona, passando per oltre una decina di unioni , e ancora da Parma a Livorno, da Padova a Ferrara tutte selezioni che mi hanno consentito di conoscere Sindaci orgogliosi di adottare questa procedura di scelta. Tutti tranne Lei che non vuole un Dirigente Comandante competente destinatario di qualifiche quale quella di Ufficiale di Polizia Giudiziaria che proprio a L’Aquila grazie alla delega conferitami dall’allora Procuratore Fausta Cardella ha consentito al Comando di lavorare su una indagine scottante e pesante riguardante i contributi post sisma, le autonome sistemazioni e le abitazioni equivalenti . Un tema che lei ben conosce visto che la Corte dei Conti ha richiamato il suo Comune sulla gestione del recupero dei contributi per autonoma sistemazione erogati dal 2009 al 2015. Il servizio comunale avrebbe rendicontato solo sulle 2.700 pratiche lavorate rispetto alle 6000 gli atti . Sembra che ci sia un non riscosso pari ad euro 2.262.308 ma l’ammanco finale potrebbe essere di oltre 4.500.000 di euro. E parliamo solo di autonoma sistemazione a cui si aggiunge tanto altro per false dichiarazioni di chi ha detto che la notte del 6 aprile dormiva addirittura in tre casi e ha beneficiato di soldi non dovuto per ricostruzione o abitazione equivalente. Su tutto questo il sottoscritto soggetto stava lavorando . Ricordo il primo giorno della sua visita al Comando quando mi disse di andar via subito perché ero un uomo di Luciano D’Alfonso, prima del termine ultimo che erano due giorni dopo Poi nel pomeriggio l’assessore Carla Mannetti mi disse che c’aveva ripensato e che visti gli appuntamenti della Perdonanza e del Festival Jazz mi voleva prorogare. E così avvenne per due mesi , poi un altro mese e poi un mese ancora. In quel periodo il nostri rapporti furono ottimi per quanto mi riguarda , rispetto reciproco, collaborazione, nessuna ingerenza da parte sua nel nostro lavoro. Io accettai l’umiliazione delle proroghe mensili perché avevamo tanto da fare sul versante di cui sopra. Ci siamo salutati senza rancore. Feci ricorso al Giudice del Lavoro non contro la sua amministrazione ma contro la nomina ricevuta nel 2017 dalla giunta di centro sinistra che non poteva non essere triennale ex art. 19 del D.Lgs 165/2001. In giudizio la dirigente del settore personale si difese dicendo che era stata illegittima la procedura adottata da lei stessa che aveva utilizzato la vecchia selezione che io avevo vinto e non aveva indetto una nuova selezione. Il giudice del lavoro le diede ragione. In quell’occasione lei disse che era contento di aver dimostrato che il Comune (Giunta Cialente) aveva operato correttamente. Purtroppo poi altri giudici hanno censurato tutte le sue scelte sul tema e mi dispiace per la dignità degli uomini e donne della Polizia Locale de L’Aquila. Signor Sindaco scegliere un Comandante sulla base di una selezione tecnica con una rosa finale dove lei può dare sfogo a tutta la sua legittima discrezionalità per un incarico di durata triennale, che lei avrebbe potuto replicare per tre volte sino ad oggi , vuol dire essere in linea con i principi di trasparenza e anticorruzione. Se ne faccia una ragione . Con immutata stima per averLa conosciuto e rispettato sin dal primo giorno durante un rapporto lavorativo che ricordo con piacere umano e professionale. Ernesto Grippo, già Comandante de L’Aquila |