Martedì, 26 Agosto 2025 Abruzzo

Morte del 27enne davanti al PC con la maschera antigas

Gli investigatori valutano l'ipotesi di istigazione al suicidio nei social

 Sarà effettuata giovedì prossimo l’autopsia sul corpo di Leonardo Di Loreto, 27 anni, trovato senza vita in casa, a Roseto degli Abruzzi, nella tarda serata di domenica, davanti al computer e sul volto aveva una maschera antigas collegata a una bomboletta di spray refrigerante anestetico.

La Procura della Repubblica, tramite il pm di turno Monia Di Marco, ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo dopo aver aperto una inchiesta.

L’ipotesi è quella del suicidio, tramite l’inalazione del gas,. ma non si esclude che il 27enne possa essere stato istigato o aiutato a togliersi la vita, tenuto conto che il gesto estremo è avvenuto davanti al computer. Il messaggero riferisce di “una comunità online che aveva fondato con i suoi amici, in cui comparivano mascherati”.

I carabinieri della compagnia di Giulianova hanno acquisito il computer e il cellulare del ragazzo, e stanno facendo accertamenti su telefonate, chat e siti internet e piattaforme social frequentate.

Leonardo era appassionato di informatica e videogames, era molto presente online nelle community degli appassionati e aveva tentato anche di diventare uno youtube Laureato in Scienze della Comunicazione a Teramo, era amante degli animali e delle moto da cross e viveva con la famiglia nella frazione di Santa Petronilla, sulle colline di Roseto.

Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes: “In momenti come questo non esistono parole che possano lenire una ferita così grande, ma esiste il dovere di stringerci, tutti insieme, attorno alla sua famiglia e ai suoi affetti più cari, condividendo in silenzio la loro sofferenza. Ho conosciuto Leonardo e ho condiviso con lui una parte importante della vita comunitaria al Grest, il centro estivo per bambini e ragazzi in cui è stato volontario con entusiasmo e generosità. Ricordo con gratitudine la sua presenza e il suo sorriso, che hanno lasciato un segno nelle attività e nelle persone che lo hanno incontrato. Tragedie come queste ci interrogano come persone e come comunità”.