Lunedì, 14 Luglio 2025 Chieti

"Addetti al facchinaggio Asl con stipendi da fame e orari impossibili rischiano il posto"

Oltre sessanta persone rischiano il licenziamento e Taglieri chiede alla nuova direzione di non ripetere gli errori del passato

"Ancora una volta si taglia sulla pelle dei lavoratori. Oltre sessanta persone, impiegate nei servizi di facchinaggio della Asl02, rischiano il licenziamento tra pochi giorni. Chi resterà continuerà a operare per pochi spiccioli, con orari spezzettati e ingestibili, in condizioni che nulla hanno a che fare con la dignità del lavoro. È l’ennesima vergogna prodotta da anni di scelte sbagliate e irresponsabili". È il commento di Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale.
"Parliamo di lavoratori che portano a casa 500 o 600 euro al mese, quando sono fortunati, con turni distribuiti nell’arco dell’intera giornata, che rendono impossibile costruire qualsiasi alternativa. Non si può chiamare lavoro ciò che non consente nemmeno di garantire un pasto caldo o proteico alle proprie famiglie. È sfruttamento legalizzato, tollerato all’interno della sanità pubblica abruzzese".
Taglieri punta il dito contro i responsabili politici e gestionali: "La responsabilità di tutto questo ricade su chi ha guidato fino a ieri la direzione strategica della Asl02, che insieme al presidente Marsilio ha usato la mannaia per tagliare servizi e posti di lavoro, dimostrando una totale incapacità di programmazione e governo del sistema sanitario. Una gestione miope e fallimentare che ha prodotto solo precarietà, disservizi e sfiducia".
"Alla nuova direzione strategica rivolgo un appello chiaro: non commettete gli stessi errori. Il taglio di queste professionalità non è solo un atto ingiusto verso chi lavora, ma avrà effetti a catena sull’intero sistema ospedaliero. Il personale ausiliario svolge mansioni essenziali; se venisse tagliato, toccherà agli OSS sostituirli, allontanandoli dalle cure dirette ai pazienti. Con l’attuale carenza di operatori, anche gli infermieri saranno coinvolti, con conseguente demansionamento e ricorsi inevitabili davanti al giudice del lavoro, come già accaduto in passato. Oltre il danno, la beffa: si finirà per spendere di più, peggiorando ulteriormente i servizi".
"Chi ha responsabilità oggi – conclude Taglieri – ha il dovere morale e istituzionale di fermare questo scempio. Servono decisioni coraggiose per migliorare le condizioni economiche e organizzative di chi lavora nei nostri ospedali. Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per una sanità pubblica fondata sulla qualità, la giustizia e il rispetto dei diritti. Il tempo degli alibi è finito: ora servono risposte, e subito".