Giovedì, 10 Luglio 2025 Chieti

L'annegamento di Camillo Cantoli ripropone il problema dell'assenza dei mezzi di soccorso

I cittadini di Francavilla al Mare inviperiti per quanto è accaduto

Sarà sottoposto ad autopsia il corpo di Camillo Cantoli, il 55enne di Crecchio morto nel pomeriggio di martedì nel mare di Francavilla. A costargli la vita è stato un gesto eroico, dare una mano al figlio della compagna, un bambino di 9 anni, in difficoltà in acqua. Il piccolo è riuscito a mettersi in salvo, ma Cantoli, forse per un malore, si è trovato a sua volta in pericolo e, nonostante l'intervento dei bagnini e il massaggio cardiaco praticato dopo averlo riportato in spiaggia, per lui non c'è stato nulla da fare. 

E nei giorni successivi a una tragedia che ha sconvolto non solo ma Francavilla, ma l'intero Abruzzo, in città monta la polemica. Perché Francavilla al Mare è una cittadina che, d'estate, con l'arrivo di villeggianti, turisti e proprietari di seconde case, raggiunge qualche decina di migliaia di presenze. Eppure, al momento, non è presente un presidio sanitario dotato di ambulanza, così che, per i soccorsi, bisogna attendere tempo prezioso. Un servizio che un tempo era garantito e di cui si sente la mancanza.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, martedì pomeriggio, mentre i bagnini e alcuni sanitari casualmente presenti in spiaggia praticavano le manovra di rianimazione su Cantoli, l'ambulanza avrebbe impiegato quasi mezz'ora per arrivare sul luogo della tragedia, la spiaggia libera fra gli stabilimenti Asteria e Merope. 

Nell'attesa dei sanitari, in molti hanno cercato senza successo un defibrillatore, dispositivo salvavita che - va detto - non è obbligatorio per gli stabilimenti balneari. 

E sui social monta la polemica, alimentata dal dolore per una scomparsa che a tutti sembra insensata e ingiusta, quella di un uomo buono e generoso, morto proprio per aiutare un bambino. 

"Vergognoso che Francavilla non abbia un punto estivo per l'ambulanza - è il commento ricorrente - e che dobbiamo aspettare che arrivi da Chieti o Pescara, con il traffico che d'estate rallenta tutti. Serve un punto fisso da poter contattare in caso di emergenza e non perdere tempo inutile".