Giovedì, 12 Giugno 2025 Vasto

Nel carcere di Vasto un agente è stato aggredito da un detenuto

Mauro Nardella del sindacato CNPP-SPP, “Sia trasferito"

Un detenuto di 66 anni di origini italiane ha aggredito, schiaffeggiandolo, un agente di polizia penitenziaria. Il fatto è avvenuto nella sezione Circondariale del carcere vastese. “Luogo, quest’ultimo, in preda in questi giorni a un caldo opprimente e a un tasso di sovraffollamento che ne condiziona fortemente e in negativo il vissuto al suo interno. Il detenuto tra l’altro sembra avere un tasso di recidività molto alto in tal senso atteso che nelle molte strutture dallo stesso visitate non ha fatto mancare la sua reiterata indole aggressiva”.

A darne notizia è Mauro Nardella del Cnpp-Spp-  “L’agente fortemente scosso per l’accaduto e ricorso alle cure dell’infermeria, sta fortunatamente bene. Malgrado tutto ha ripreso il suo servizio per continuare a stare vicino ai  colleghi che operano in condizioni di scarso organico presso la struttura penitenziaria di Torre Sinello” -Precisa Nardella- “La situazione non è bella in nessun carcere d’Italia e non fa eccezione quello di Vasto (Chieti)  dove ad aggravare la situazione ci sono problemi di natura strutturale a partire dalla pressoché assenza di automazione e da fabbricati che quando piove fanno letteralmente acqua da tutte le parti”.

“Sia in estate, con le elevatissime temperature, che in inverno con le infiltrazioni di acqua piovana dappertutto portano sia i detenuti che gli agenti a vivere condizioni indegne per un Paese civile quale è l’Italia” -spiega il sindacalista- “Tra l’altro il carcere manca di un Vice comandante, di un direttore a tempo pieno    (quello in essere viene in media una sola volta a settimana) e di un numero adeguato di Sovrintendenti capaci di svolgere mansioni di preposto in affiancamento alla Sorveglianza Generale. Una condizione, questa, che rende ancora più pesante un clima incandescente e non solo da un punto di vista meteorologico” -continua Nardella- Al collega aggredito vanno i nostri auguri oltre che i complimenti per il coraggio che ha avuto di proseguire il suo turno malgrado tutto. Per quanto riguarda il detenuto aggressore chiediamo l’immediato trasferimento in altro istituto”.