Mercoledì, 11 Giugno 2025 Abruzzo

Recupero beni confiscati alla criminalità

Guardia di Finanza e Procura Generale siglano l'accordo

“È insopportabile l’idea che coloro che hanno commesso dei reati possano poi godere dei frutti dei loro crimini”.

Questa la frase del procuratore generale presso la Corte di Appello dell’Abruzzo, Alessandro Mancini, che giustifica l’accordo con il comando regionale della Guardia di finanza, finalizzato  prorogare di 3 anni e potenziare l’intesa sulla esecuzione della confisca dei beni dopo il passaggio in giudicato delle sentenze.

La firma, nella sede aquilana del comando regionale, è stata apposta oggi dallo stesso Mancini e dal generale Fabio Massimo Mendella alla presenza, tra gli altri, dei vari rappresentanti dei presìdi provinciali delle Fiamme Gialle. Finora l’accordo ha permesso di recuperare 5 milioni di euro.

L’ambito di questo memorandum operativo, già esistente, sarà ora di 3 anni e sarà allargato sotto il profilo investigativo con il coinvolgimento di tutti  i nuclei di polizia economica -finanziari dell’Abruzzo.

Il generale Mendella ha voluto coinvolgere tutti i comandanti provinciali e i comandanti delle articolazioni che saranno più coinvolti.

“Seguiremo che solite modalità operative  seguendo le indicazioni della Procura generale. In caso di condanna definitica, in caso di confisca, esiste la necessità di rintracciare i  patrimoni oggetto di attività illecita e assicurarli alla collettivita. Le difficoltà che incontriamo”, ha detto l’ufficiale, “è che i responsabili dei reati, dopo la condanna definitiva, cercano di liberarsi dei patrimoni spesso dati a prestanomi da stanare. Utilizzeremo tutte le banche dati compresa il “sistema molecola” e per noi è molto importante in quanto contempla  tutta la galassia del condannato”.

“Dobbiamo confiscare beni che sono il profitto dei rei  e il legislatore ha ora fornito strumenti importanti.  Dobbiamo  aggredire e prevenire infiltrazioni che si stanno verificando anche se in modo non allarmante con tutti i mezzi. Questo strumento avrà questo scopo. La sinergia tra Finanza e magistratura non potrà essere mai sconfitta”, ha concluso il procuratore generale.