Domenica, 1 Giugno 2025 Vasto

L’Università delle Tre Età mette in mostra le creazioni dell’anno accademico 2024-25

Una ricca esposizione di manufatti artigianali esposti a Palazzo Mattioli

Assai ricca ed interessante si presenta la “Mostra dei manufatti artigianali” degli allievi dell’Università delle Tre Età di Vasto per il saggio di fine anno accademico 2024-25. Tale mostra, inaugurata venerdì sera 30 maggio 2025, è visitabile a Palazzo Mattioli, in Corso de Parma a Vasto (CH) dalle ore 17.30 alle 20.30 fino al primo giugno. C’è davvero tanto da vedere, da ammirare e da considerare, vista pure la bravura ed anche l’originale inventiva che è venuta fuori dai numerosi corsi frequentati da circa cinquecento “studenti” (alcuni dei quali provenienti pure da paesi vicini).

Certamente l’assoluta novità di quest’anno sono i cosiddetti “Vasi d’autore” inventati dalla dottoressa Rossana Matrella, la quale riesce a riempire i cocci rotti con una tale varietà di micro-piante grasse da generare un vero e fascinoso eden adatto ad adornare, in modo così tanto originale ed innovativo, ambienti domestici, pubblici, persino presepi, uffici e altri ambienti di lavoro e così via. Non mancano veri capolavori tessuti al telaio, per la cui tradizione alcuni ricordano ancora quando don Gianfranco Travaglini, ex parroco della vicina chiesa di San Giuseppe, tesseva al telaio; un fenomeno più unico che raro per un sacerdote, vero maestro di antiche trame, adesso formatore al Seminario regionale di Chieti.

Elio Baccalà, presidente di questa speciale Università delle Tre Età si dice assai soddisfatto non soltanto di come sia riuscito di molto l’anno accademico appena concluso, ma dei numerosissimi elaborati presentati che dimostrano come e quanto gli “studenti” abbiano manifestato grande interesse, passione e dedizione nei loro corsi di apprendimento nelle molteplici discipline. E’ evidente, anzi assai esuberante, l’entusiasmo che abbiamo notato nei locali della mostra a Palazzo Mattioli che merita di essere visitata specialmente dai giovani, pure per vedere e capire lo spirito del passato, del presente e del futuro in quegli elaborati così pieni di antica maestria che ci educa alla bellezza del lavoro e della preziosa creatività