Mercoledì, 4 Giugno 2025 Abruzzo

D'Alessandro: "Noi a Expo a nostre spese, Sospiri spenditore istituzionale"

"Mentre mancano medicine e pannoloni negli ospedali, è la certificazione del nulla cosmico

“ll Presidente Lorenzo Sospiri non è mai cresciuto di educazione istituzionale, a riprova che i ruoli non fanno l’autorevolezza, tipo l’abito non fa il il monaco. Il suo ultimo tentativo di esistenza in vita delle sue vacanze istituzionali oggi a Madrid, ed in altre occasioni con seguito di collaboratori, tutti a spese della Regione, tra l’altro mentre mancano medicine e pannoloni negli ospedali, è la certificazione del nulla cosmico”.

Lo scrive in una nota Camillo D’Alessandro ex sottosegretario ai trasporti con delega a Expo nella giunta di Luciano D’Alfonso e oggi presidente regionale Italia Viva, in merito alla trasferta in Spagna per la Festa della Repubblica

LA NOTA

A differenza di Sospiri nessuno, da me a D’Amico, passando per le altre cariche istituzionali si è mai fatto rimborsare spese, o fatto pagare alberghi per l’evento internazionale, Expo, dopo 50 anni, che si tenne a Milano.

Siamo andati a nostre spese, gli stipendi della Regione bastano ed avanzano per andare senza farsi rimborsare. Sospiri controlli, in 14 anni di Consiglio regionale io non sono mai andato ad alcuna parte e se sono andato (solo a Milano ) ho pagato tutto di tasca mia.

I biglietti che acquistammo per Expo neanche uno andò a politici o dirigenti della Regione, ma esclusivamente agli studenti.

I costi enormi per essere presenti all’interno dell’area EXPO erano talmente elevati che ci limitammo ad una presenza con una serie di eventi, più o meno sette giorni, ma decidemmo di andare dove gli altri non andavano, cioè investire al centro di Milano, a Brera, per sei mesi ( sei mesi caro Sospiri 180 giorni di presenza , gestione ed eventi) dove l’Abruzzo incontrò il mondo, mettendo a disposizione gratuitamente, attraverso un regolamento pubblico aperto a tutti e non agli amici, il nostro spazio a Milano alle imprese ed eccellenze abruzzesi, alla cultura, al cibo, per presentare i loro prodotti, la nostra offerta turistica e cogliere l’occasione del flusso di persone e buyers ( 500 imprese, comuni e associazioni abruzzesi).

Il ragionamento fu semplice: operatori economici usciti da Expo dove vanno? A Milano centro e lì troveranno noi. Cosi è  stato. Ci furono, nei soli primi tre mesi, oltre 1000 incontri a Casa Abruzzo di lavoro tra le nostre imprese con buyers ed operatori economici e turistici ( Fonte Il Sole 24 Ore del 4 Agosto 2015″

” Decidemmo di non pagare onerose società di comunicazione ed affidammo tutto agli studenti universitari,  finanziando borse di studio,  erano loro, insieme a straordinari docenti, dell’università di Pescara e Teramo, che elaborarono e realizzarono la nostra presenza, la comunicazione. Noi crediamo nell’università abruzzese. ”

Ricordo sommessamente che il nome dello spazio a Milano lo inventai io: Casa Abruzzo.

“Neanche un altro nome siete riusciti ad inventarmi”, allora Sospiri tuonava contro le spese da fiero oppositore.  Oggi è fiero spenditore istituzionale. Ma il punto non sono le spese, ma cosa riportano all’Abruzzo,  quelle di Sospiri zero. ”

Non lo so se Sospiri passi tempo davanti alla specchio,  dice che lo facesse Napoleone Bonaparte, ma gli consiglieri di spendere piu tempo a leggere qualche carta, allenerebbe  gli occhi ed il cervello.

Alla conclusione di Expo fu pubblicato dal quotidiano La Stampa, un importante studio.

Si tratta anche in questo caso di leggere e studiare pubblicato su La Stampa: L’Abruzzo tra le 5 Regioni più piaciute ad Expo, secondo lo studio effettuato da sociometrica. Lo studio si fonda sull’analisi e lettura di tweet,  cioè senza filtri,  giudizi allo stato puro, il “sentiment” sulla manifestazione.  Fummo sul podio insieme a Emilia,  Toscana,  Puglia,  Lombardia.  ( Fonte www.sociometrica.it e La Stampa del 26 Ottobre). L’anno seguente a Expo l’Abruzzo registrò 2 mmioni di presenze turistiche.”

Cito le fonti, al massimo Sospiri può citare i buffet a cui ha partecipato. A tal proposito è ancora online su Facebook la pagina Expo 2015 Abruzzo, più comodo delle carte da leggere, dove si può controllare e verificare il livello, ciò che accadde e le interviste, noi a noi, ma a giornalisti e testimoni,  di ciò che fu la vera Casa Abruzzo”