Oggi, 19 maggio 2025, alle ore 12:00, si riunirà il Comitato Ristretto dei Sindaci della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, presso la Sala Riunioni situata al primo piano della Palazzina Se.Bi., in Via dei Vestini a Chieti.
Tra i punti all’ordine del giorno, si discuterà del Bilancio consuntivo della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti al 31 dicembre 2024, approvato con Delibera n. 876/2025.
Di seguito si riassumono le principali valutazioni emerse dal parere trasmesso dal Sindaco di Casoli e membro del Comitato, Massimo Tiberini, che evidenziano criticità e proposte per un’azione più incisiva e responsabile.
Sono cinque i punti rimarcati da Tiberini:
1. Valutazione complessiva del bilancio
“Il bilancio 2024 si chiude con una perdita d’esercizio pari a -46,9 milioni di euro, in peggioramento rispetto all’anno precedente, a fronte di un incremento del valore della produzione (da € 904 a € 945 milioni) ma di un aumento ancora maggiore dei costi (da € 927 a € 968 milioni).
Si tratta di un dato allarmante, che conferma la presenza di uno squilibrio strutturale, non riconducibile a eventi eccezionali, ma frutto di scelte organizzative e di gestione che non hanno prodotto effetti correttivi sufficienti”.
2. Mobilità passiva: un’emorragia fuori controllo “Tra le criticità più gravi si conferma la mobilità passiva, in continua crescita, con costi insostenibili per l’azienda e con un impatto diretto sulla qualità della vita dei
cittadini.
Questo fenomeno riflette un progressivo indebolimento della capacità attrattiva del sistema sanitario locale, che non riesce a trattenere la domanda interna né a garantire percorsi di cura completi e tempestivi.
Le aree interne della ASL 2 – come l’Aventino - Medio Sangro, l’Alto Vastese e l’entroterra frentano – sono le più colpite. Senza servizi sanitari adeguati, i cittadini sono costretti a rivolgersi altrove, aggravando un circolo vizioso che aumenta i costi e indebolisce ulteriormente i presìdi locali”.
3. Le aree interne penalizzate: un nodo politico e sociale “Nel documento di bilancio e nelle politiche conseguenti emerge una sottovalutazione del fabbisogno sanitario delle aree interne, dove si registrano gravi carenze su più fronti:
• emergenza-urgenza compromessa dall’insufficienza di mezzi, personale e organizzazione territoriale;
• assenza o inadeguatezza della specialistica ambulatoriale, che costringe i cittadini a lunghi tempi d’attesa o al ricorso al privato;
• mancanza di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, con intere zone oggi scoperte o coperte solo in deroga.
È evidente che i tagli e le razionalizzazioni ricadono sistematicamente sulle aree più fragili, compromettendo il diritto alla salute e creando diseguaglianze territoriali
crescenti”.
4. Il ruolo del Comitato e la responsabilità politica
“Il ruolo del Comitato Ristretto dei Sindaci non può esaurirsi in una funzione notarile o meramente tecnica.
Di fronte a un bilancio che, nei numeri, certifica un sistema in difficoltà, il nostro compito è quello di stimolare con fermezza la Regione Abruzzo e la Direzione aziendale ad adottare scelte radicali e coraggiose.
Tra queste:
• la ridefinizione delle priorità di spesa, per privilegiare la prossimità, l’assistenza diffusa e il riequilibrio territoriale;
• la revisione delle convenzioni esterne, che spesso drenano risorse senza garantire continuità assistenziale pubblica;
• un piano di valorizzazione del personale e della rete territoriale, per invertire il trend di fuga dei professionisti e il depotenziamento dei presìdi locali;
• un sistema di controllo interno efficace, con strumenti di monitoraggio della spesa, delle performance e dei livelli essenziali di assistenza, basati su dati reali e condivisi.
Questa impostazione non è più rinviabile. E occorre ribadirlo con chiarezza anche a chi governa la Regione”.
5. Una responsabilità che chiama in causa la Regione
“Al Presidente Marsilio e al Governo regionale va imputata una gestione miope e centralista della sanità abruzzese, incapace di rispondere alle esigenze reali dei territori più fragili.
I numeri parlano da soli: disavanzo crescente, mobilità passiva fuori controllo, presìdi territoriali svuotati, personale medico insufficiente.
Non bastano le riforme a parole o i piani annunciati e mai attuati. Serve una svolta politica vera, fondata su investimenti mirati, programmazione seria e coesione istituzionale”.
6. Parere finale
“Alla luce delle evidenze economiche, delle carenze strutturali e dell’impatto sui territori più deboli, esprimo parere contrario all’approvazione del bilancio consuntivo 2024 della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti.
Il documento, pur formalmente conforme, non garantisce condizioni di sostenibilità, equità territoriale e tenuta dei servizi essenziali, e rischia di certificare un arretramento definitivo della sanità pubblica nelle aree interne.
Si auspica una posizione chiara e determinata del Comitato Ristretto, in dialogo con la Regione, per chiedere:
• un piano straordinario per la sanità delle aree interne;
• la revisione dei modelli organizzativi territoriali;
• un rafforzamento delle reti di emergenza e della medicina generale;
• il contenimento strutturale della mobilità passiva e la riqualificazione dei presìdi periferici”.
Massimo Tiberini
Sindaco di Casoli
Membro del Comitato Ristretto dei Sindaci – ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti