Mercoledì, 14 Maggio 2025 Abruzzo

INFORNATE “ABUSIVE”, C’E’ BLOCCO?

CURIOSITA’: NEL GRUPPO MILITANTI POLITICI

Non è dato ancora a sapere, per carenza di informazione ai cittadini, se ci sia stato o meno il dietrofront sulle “infornate”  di personale amministrativo da parte delle Asl di Pescara e Teramo, bypassando il blocco deciso dalla Regione Abruzzo per contenere il gigantesco debito sanitario, e comunicato tramite lettera del capo dipartimento Emanuela Grimaldi il 10 aprile, e soprattutto ignorando lo stop imposto dalla Regione con la legge approvata il 3 aprile.

Emergono anche curiosità per tre degli aventi diritto all’assunzione, riconducibile a vario titolo alla politica e al centrodestra. Naturalmente dettagli che non inficiano in nessun modo il corretto percorso della procedura scelta, quella dello scorrimento delle graduatorie di precedenti bandi. E la piena legittimità, per titoli e curriculum, nel meritare il posto nelle Asl, a prescindere dall’impegno politico pubblico.

Ad ogni buon conto due diffide inviate il 10 aprile dal dipartimento Sanità alle Asl di Teramo e alla Asl di Pescara, hanno chiesto un passo indietro, o comunque di dare esaurienti spiegazioni, riguardo all’assunzione di un dirigente, a Teramo, e di dieci amministrativi, a Pescara.

La Asl di Teramo, diretta da Maurizio Di Giosia si sarebbe adeguata, pur contestando il diktat, annullando l’assunzione, la Asl di Pescara diretta da Vero Michitelli avrebbe invece scelto di non dar seguito all’invito, convinta della legittimità dell’atto, argomentata in una relazione tecnico giuridica. Ma dell’esito della vicenda non è ancora dato a sapere.

Venendo ai nomi legati alla politica e al centrodestra con una delle due delibere approvate il 10 aprile dalla Asl di Pescara, tra i cinque assunti come amministrativi per l’area Giuridica,  tramite scorrimento, dal 19esimo al 24esimo posto di un concorso del maggio del 2021, c’è al 24esimo posto Valeria Mazzatenta, di Loreto Aprutino, ottimo titolo di studi, laureata in giurisprudenza, dunque senz’altro adatta al ruolo, militante della Lega in provincia di Pescara, che su facebook rilancia puntualmente l’attività politica del partito, e in particolare quella del coordinatore regionale, capogruppo in consiglio e presidente della prima commissione Bilancio, il pescarese Vincenzo D’Incecco.

Sempre alla Asl di Pescara, un altro nome era già noto, riferito da Abruzzoweb, tra i cinque assunti come personale amministrativo questa volta nell’area Economico e Finanziari: Simone D’Angelo, consigliere comunale di Forza Italia di Pescara, nella maggioranza del sindaco di Fi, Carlo Masci. Assunto con scorrimento di una graduatoria, dal 20esimo posto, la posizione di D’Angelo, al 24esimo posto, di un bando indetto a maggio del 2021. Alle elezioni del giugno 2024 aveva ottenuto 461 preferenze, ed è entrato in consiglio comunale dopo che l’eletta Isabella Del Trecco, già assessore per dieci anni, ha presentato a fine agosto la lettera di dimissioni per motivi personali.

Il costo delle dieci assunzioni alla Asl di Pescara è stato calcolato in 369.288 euro l’anno.

Passiamo dunque alla Asl di Teramo: con una delibera del 17 aprile, il direttore Di Giosia aveva proceduto all’assunzione, nel ruolo di dirigente amministrativo a tempo indeterminato, di Valerio Pelusi, che è già è dipendente della Asl dal 2007 e che vanta una laurea in Management e Comunicazione d’impresa era già. Per lui insomma solo uno scatto di categoria, con un costo aggiuntivo per la Asl di 29.576 euro l’anno.

Pelusi, va anche ricordato, nel 2016 è stato nominato coordinatore di Futuro In, il movimento politico di Paolo Gatti, attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia, presidente della quinta commissione Sanità, in passato assessore regionale con Forza Italia. Dal 2018 Pelusi è stato sostituito nel ruolo di coordinatore da Giovanni Battista Quintiliani, ricoprendo dunque il ruolo di vicecoordinatore con delega alle frazioni e rapporti con enti. Nel 2018 è stato candidato alle comunali con la lista di Futuro In, in appoggio al candidato sindaco del centrodestra, il compianto Giandonato Morra, scomparso nell’agosto del 2023 , sconfitto dal candidato del centrosinistra Gianguido D’Alberto. Poi riconfermato per un secondo mandato.

Tornando alla delibera della Asl di Teramo: una particolarità è stata quella di aver utilizzato, per confermare della piena legittimità dell’atto, a prescindere dallo stop della Regione, non il riferimento ad una norma dello Stato, bensì ad “un ulteriore chiarimento formulato a mezzo stampa in data 15.4.2025 dal consigliere regionale capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale d’Abruzzo”, ovvero Massimo Verrecchia, il quale ha precisato che “la sospensione temporanea delle nuove procedure di reclutamento di personale amministrativo non riguarda le procedure già avviate, che proseguiranno regolarmente”.

Poi come detto è arrivata la diffida del dipartimento Sanità e da fonti regionali si apprende che l’azienda teramana prima dell’annullamento aveva già riapprovato una nuova delibera senza il passaggio a dir poco dubbio.

Nelle due perentorie note di “richiesta di chiarimenti e determinazioni”, a firma direttore Grimaldi, e della dirigente del servizio Risorse umane, Marina Febo, si era chiesto ad entrambe le Asl “una relazione dettagliata che certifichi la legittimità, la regolarità e la correttezza amministrativa”, si ribadisce che” le determinazioni assunte risultano non in linea con le disposizioni, adottate per far fronte alla grave situazione economico finanziaria in cui versa il sistema sanitario regionale”.

Ovvero rispetto all’articolo 9 della legge regionale approvata il 3 aprile, quella che ha aumentato l’addizionale Irpef,  al fine di “assicurare la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale”. Legge a cui ha fatto seguito la nota inviata alle quattro Asl dal  in cui si invitavano le Aziende sanitarie locali “in via cautelativa, a sospendere l’avvio di procedure di reclutamento di personale amministrativo”, in attesa “dell’adozione delle misure esecutive per il contenimento della spesa sanitaria cui tutto il sistema sanitario regionale deve concorrere”.