Martedì, 13 Maggio 2025 VasteseIl mondo ambientalista in fermento contesta l'emendamento presentato da Campitelli"In questo modo - dicono - si distrugge la bellezza del territorio"Un emendamento relativo alla Via Verde della Costa dei Trabocchi, proposto dal Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Nicola Campitelli alla Commissione prevista per giovedì 15 maggio 2025, ha acceso forti polemiche nel mondo ambientalista. La modifica riguarda la possibilità di realizzare chioschi di 70 metri quadrati e 3,5 metri di altezza ogni 400 metri lungo la pista ciclabile, destinati ad attività economiche di somministrazione, vendita o noleggio di attrezzature sportive. Sulla questione è intervenuta Europa Verde, secondo cui il provvedimento rappresenterebbe una pericolosa deroga alla visione originaria del progetto e potrebbe mettere a rischio l’equilibrio ambientale e paesaggistico dell’area. I portavoce regionali del partito, Rita Aruffo e Stefano Luciani, hanno fatto sapere: «Un emendamento che introduce nuove volumetrie di ingombro lungo la pista consentendo una deroga di fatto alla previsioni iniziali. Ci chiediamo come si possa prevedere un’attività di somministrazione senza pensare agli scarichi e a tutto quello che comporta un’attività simile, tra l’altro con quella ampiezza di struttura. È incredibile come non ci si preoccupi di sostenere provincia e comuni per la manutenzione, la segnaletica e per far funzionare strutture e bagni esistenti ecc. In questo modo, con emendamenti e interventi estemporanei, posti al di fuori di una strategia complessiva non si ottiene alcun risultato di lungo termine. I comuni non possono fare fronte da soli a spese per la manutenzione dell’esistente, ad assicurare la viabilità ciclabile e stradale nei loro territori, con adeguati collegamenti con l’interno». «Tra l’altro da una prima lettura, così come è congegnato l’emendamento potrebbe esporre gli stessi comuni a contenziosi e ricorsi, determinando anche una concorrenza sleale per chi ha già creato la sua attività secondo regole e principi rigidi. Questa regione deve decidere quale è la strada che vuole intraprendere nello sviluppo del turismo. Chi viene in Abruzzo si aspetta di trovare natura e bellezza, equilibrio e armonia ed un territorio servito nell’accesso interno con altri luoghi di bellezza di cui la nostra regione è ricca. Si tratta di capire come conservare queste caratteristiche ed esaltarle, perché se si intraprendono strade ambigue, senza una prospettiva di crescita duratura, davvero “consumeremo” questa incredibile risorsa in breve tempo, senza valorizzazione la portata. Per un progetto più ampio, di lungo respiro, che abbia ricadute anche sui territori interni, che attragga il turismo dall’estero è fondamentale conservare la “risorsa” nella sua bellezza. Perché se la bellezza finisce, si esaurisce anche la risorsa», hanno poi concludo da Europa Verde. Nei prossimi giorni la Commissione regionale sarà chiamata a valutare la fattibilità e l’eventuale approvazione dell’emendamento. |