Martedì, 8 Aprile 2025 Abruzzo

Raddoppio Roma-Pescara: i politici manifestano insieme ai residenti

"Non siamo contrari al raddoppio, ma al tracciato scelto"

Rete Ferroviaria Italiana del gruppo Fs, ha dato il via ai lavori del potenziamento della linea ferroviaria Pescara – Roma a Chieti, in località Brecciarola: stamane il primo colpo di trivella ufficiale.

All’evento hanno partecipato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’amministratore delegato del Consorzio Eteria S.p.A. Vincenzo Onorato, l’amministratore delegato di Rfi Aldo Isi e il commissario straordinario per il potenziamento della linea Roma – Pescara Vincenzo Macello. Presenti tra gli altri l’assessore Umberto D’Annuntiis, il il sottosegretario Daniele D’Amario e il consigliere regionale Fdi, Luca De Renzis, il presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri.

Una inaugurazione però “blindata”, segnata a poche decine di metri di distanza, fuori il recinto del cantiere, dalle proteste del comitato dei cittadini Comferr, che contesta il tracciato e i costi.

Presenti alla manifestazione il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, i consiglieri del Pd Sandro Mariani, Antonio Di Marco, Antonio Blasioli, Silvio Paolucci, del Movimento 5 stelle, Erika Alessandrini, il capogruppo del Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico, il deputato del pd, Luciano D’Alfonso, Daniele Licheri ed Edoardo Raimondi,  di Avs.

Esponenti dell’opposizione, denunciano in una nota Mariani e Di Marco, è stato vietato l’ingresso  all’inaugurazione del cantiere,  “atto di una gravità inaudita, e andremo fino in fondo per sapere chi lo ha deciso”.

Motivo della contestazione, il non aver preso in considerazione le varianti, proposte anche dal Comune di Chieti, che avrebbero evitato lo “smembramento” del territorio e l’impatto urbanistico, con i muri a recinzione del percorso che si troveranno anche a due metri dalle case.

I lavori per la tratta Interporto d’Abruzzo – Manoppello (lotto 1) consistono nel raddoppio della linea e interessano i comuni di Chieti e Manoppello. Il tracciato ferroviario si estenderà per circa 5 km, in affiancamento all’attuale linea ferroviaria storica. Gli interventi comprenderanno la realizzazione di cinque viadotti, di cui due stradali e tre ferroviari, che consentiranno la soppressione dei passaggi a livello lungo la tratta. Prevista anche una nuova sottostazione elettrica per far fronte al potenziamento della linea e la riqualificazione della stazione di Manoppello.

Il raddoppio della tratta Manoppello – Scafa (Lotto 2) interessa i comuni di Manoppello, Scafa, Alanno e Rosciano.

Il tracciato ferroviario si estenderà per circa 8 km, di cui una parte in affiancamento alla linea esistente e una parte in variante. In totale verranno realizzati sette viadotti, di cui sei ferroviari e uno stradale. Si procederà inoltre ai necessari interventi di ricucitura con la viabilità esistente e all’eliminazione di un passaggio a livello. Il progetto prevede infine la riqualificazione delle stazioni di Scafa e Alanno, quest’ultima con sottopasso ciclopedonale e nuovi parcheggi destinati ad autovetture e autobus di linea.




 

I lavori sono stati affidati da Rfi, committente dell’opera, al raggruppamento temporaneo imprese Consorzio Eteria e Salcef con progettista Via Ingegneria, sotto la direzione dei lavori di Italferr (Gruppo FS Italiane) per un valore complessivo dell’investimento di circa 559 milioni di euro.

I due lotti fanno parte di una grande opera che consentirà una volta terminata per l’intero tratto abruzzese e laziale, di ridurre i tempi di percorrenza tra Roma e Pescara a circa 2 ore, rispetto alle attuali 3 ore e mezza, con l’incremento anche della capacità della linea da 4 a 10 treni all’ora, con la possibilità di sviluppo per il traffico merci su rotaia. Prevista la velocizzazione e sistematizzazione dei collegamenti tra Pescara e L’Aquila, grazie anche ad altri interventi in corso e programmati sulla linea Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona.

Commenta in una nota il sindaco di Chieti Diego Ferrara.

“Si sono dati appuntamento RFI, Regione e forze di governo per tagliare un nastro che avrebbe potuto avere significati diversi e condivisi, costretti in una parte di territorio che vedrà distrutte case e attività economiche e insieme a parlamentari e rappresentanti istituzionali anch’essi tenuti lontani dal primo cantiere della ferrovia, voluto proprio qui, sul nostro territorio”,

“C’era e c’è ancora il modo di rendere migliore quest’opera a cui non siamo mai stati contrari, il Comune di Chieti lo ha rappresentato a tutti i livelli possibili in questi mesi, perché la variante plus venisse adottata, o, quantomeno, considerata visto che aveva meno impatto ambientale ed economico del progetto che si sta attuando. Siamo rimasti inascoltati come lo sono stati i cittadini – continua il sindaco Diego Ferrara – . Un vero peccato. Non è sviluppo quello che contrasta i diritti della comunità, non è un giorno felice quello in cui per inaugurare un’opera così importante per il territorio, si taglia fuori la comunità che ne è cuore, magari anche brindando fra forze dell’ordine e buffet per l’occasione, mentre poco distante altri protestano e si disperano per il futuro che li aspetta. Davvero un cattivissimo esempio di democrazia. Davvero una brutta mancanza di rispetto da parte istituzionale nei confronti della gente di Chieti”.

Solidarietà anche dal Pd regionale: “E’ assurdo che la classe dirigente regionale si sia intestardita sul percorso scelto e si sia rifiutata di valutare l’alternativa prospettata dal comitato Comferr, che avrebbe ridotto al minimo i disagi per la popolazioni presenti sul territorio. La risposta della destra si è vista questa mattina: imponente schieramento di forze dell’ordine e schedatura dei manifestanti. Per fare le sue passerelle Marsilio usa metodi repressivi e non si accorge che sta montando un dissenso che andrebbe invece ascoltato”.

“Questa vicenda certifica l’assenza e il disinteresse della Regione, che poteva e doveva concepire
l’opera insieme al territorio e non contro di esso. Significativa la presenza del Partito democratico, dei parlamentari, consiglieri regionali e provinciali del Pd, di tante amministratrici e amministratori, di Luciano D’Amico e del presidente della commissione Vigilanza, che ha guidato questa mattina una delegazione in una azienda metalmeccanica di Alanno che produce da oltre 35 anni, che conta 50 dipendenti e un fatturato di 12 milioni di euro e che sarà costretta a spostarsi con un danno economico rilevante. Per l’ennesima volta la destra e Marsilio dimostrano di essere lontani anni luce dalle esigenze dei territori. Siamo e saremo al fianco del Comitato, delle persone, dei territori, dei cittadini e delle aziende che chiedono ascolto, dignità e rispetto”.

Durissima la nota del presidente della commissione Vigilanza in Consiglio Regionale Sandro Mariani e del consigliere Regionale Antonio Di Marco.

“Questa mattina all’inaugurazione del cantiere per il raddoppio ferroviario della Pescara-Roma è stato impedito dalla Polizia presente l’accesso dei Consiglieri Regionali del centrosinistra. Quanto accaduto è di una gravità inaudita e siamo pronti ad andare fino in fondo per capire chi ha preso questa decisione che facciamo francamente difficoltà a comprendere” .

“Con nostro stupore, al momento di entrare al cantiere, abbiamo scoperto che bisognava essere accreditati per accedere all’area – continuano Mariani e Di Marco – e mentre tutti i Consiglieri di opposizione presenti sono stati bloccati dalla Polizia, abbiamo assistito alla “sfilata” di Marsilio e del centrodestra che è invece è stato accolto con tutti gli onori del caso. Con il Governatore abbiamo riconosciuto il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, l’Assessore Umberto D’Annuntiis, il Sottosegretario Daniele D’Amario e il Consigliere Luca De Renzis. A questo punto vogliamo capirese si è trattato di una precisa richiesta dei vertici di RFI quella di non accreditare tutti i Consiglieri, scegliendo chi poteva e chi non poteva accedere al cantiere, o se la decisione è stata presa da coloro hanno gestito l’ordine pubblico. In ogni caso andremo fino in fondo a questa vicenda. Siamo di fronte ad un atto gravissimo che non resterà senza conseguenze. Oggi abbiamo assistito ad uno dei punti più bassi della vita democratica di questa regione” concludono Mariani e Di Marco.




 

Incalza Sinistra Italiana: “No a una ferrovia calata dall’alto che taglia in due una comunità; sì a valutare il tracciato che bypassi il centro abitato. No a una giunta regionale che blinda l’inaugurazione per sfuggire alle contestazioni, sì alla protesta di cittadini che difendono i loro diritti di essere ascoltati come comunità territoriale. C’è anche Sinistra Italiana-AVS a supporto della protesta dei cittadini, andata in scena a Brecciarola in concomitanza dell’inaugurazione del cantiere del raddoppio ferroviario Interporto-Manoppello, nell’ambito del potenziamento della ferrovia Pescara-Roma. “Non sono state prese in considerazione le varianti, proposte anche dal Comune di Chieti, che avrebbero permesso un risparmio dell’opera di almeno 225milioni di euro – dice Edoardo Raimondi, consigliere AVS al Comune di Chieti – e un accesso alla viabilità secondaria più confacente alla vita delle persone. Non sono state tecnicamente valutate, né sono state spiegate le ragioni di questa chiusura al confronto”.

“Quest’opera, così com’è, distrugge un’intera porzione di territorio – continua Raimondi -; gli indennizzi per i privati non potranno colmare un abbattimento della qualità della vita, i muri a recinzione del percorso si troveranno a due metri o più delle case”.

Sotto attacco, il metodo di una decisione calata dall’alto. “Un’opera che poteva essere fatta in modo diverso, ascoltando le esigenze dei territori – continua Raimondi-. Sosterremo la battaglia dei cittadini e del comitato fino al Consiglio Regionale. Come per le tasse nella sala Ipogeo, anche oggi abbiamo assistito a un’inaugurazione blindata, che ha tenuto lontani i cittadini”.

“L’Abruzzo, con questa giunta regionale, vede un restringimento di tutti i processi democratici, ci auguriamo che Marsilio non pensi anche stavolta di zittire la protesta pacifica e legittima apostrofandola come violenta, sminuendone i contenuti: la Regione continua a non ascoltare i cittadini e le esigenze dei territori”, aggiunge Daniele Licheri, segretario regionale Sinistra Italiana-Avs.

Ovviamente opposta è la posizione del presidente del consiglio regionale, Lorenzo sospiri, di Fi.

“Abbiamo sempre creduto nella fattibilità, nell’utilità e nella solidità della nuova linea ferroviaria veloce Pescara-Roma che oggi, con il primo colpo di trivella, ha cominciato a prendere forma e sostanza”. Un’opera finanziata con fondi Cipess per 950milioni di euro per i primi due lotti che rappresentano il sugello ufficiale dell’azione del governo regionale per portare la linea ferroviaria veloce sull’Abruzzo con oltre 7miliardi di investimento complessivi”.

“Un’opera ‘strategica’ non solo per la nostra regione ma per tutta l’Italia. Parliamo di 52 chilometri che ci permetteranno di collegare la costa alla capitale in sole 2 ore, anziché le 3 ore e mezza attuali, dando concretezza a ciò che fino a pochi anni fa poteva essere solo un’idea progettuale se non un sogno. Un’opera che avrà ricadute fondamentali in termini economici e imprenditoriali su tutto il territorio”

“Parliamo di un’opera – ha ricordato il Presidente Sospiri – che aveva cominciato a prendere forma con il sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture Nino Sospiri. Un intervento che, prime fra tutte, vede la mobilitazione del mondo delle imprese, che vedono nel ferro una valida alternativa al trasporto su gomma, purchè si possa contare su una linea rapida, efficace e tempestiva. Abbiamo iniziato il nostro percorso, garantendo di portarlo avanti consapevoli della bontà di una simile opera che inserirà Pescara, ovvero l’Abruzzo, nella linea della velocità che doterà il nostro territorio di un collegamento che in due ore, viaggiando a 200 chilometri orari, ci porterà dal mare alla capitale, garantendo la disponibilità di 4-10 treni ogni ora, e allora pensiamo a tutti gli effetti positivi che si genereranno in termini di mobilità, di turismo e di economia”.

“Pensiamo anche a tutte le altre opere infrastrutturali collegate all’intervento principale: con il primo lotto, nella tratta Interporto d’Abruzzo-Manoppello, che interesserà i comuni di Chieti e Manoppello, verranno realizzati anche 5 viadotti, due stradali e tre ferroviari, che permetteranno la soppressione dei passaggi a livello, garantendo dunque la sicurezza stradale nelle aree interne, e di una nuova sottostazione elettrica con la riqualificazione della stazione di Manoppello; con il secondo lotto – ha ancora sottolineato il Presidente Sospiri -, che interesserà i comuni di Manoppello, Scafa, Alanno e Rosciano, saranno realizzati 7 viadotti, con la ricucitura con la viabilità esistente, l’eliminazione di un passaggio a livello e la riqualificazione delle stazioni di Scafa e Alanno, quest’ultima con sottopasso ciclopedonale e nuovi parcheggi per autovetture e bus di linea”, conclude Sospiri.