Gli amici e la banda per l'ultimo saluto a "Franchino"

Tanti amici e conoscenti hanno reso oggi l'ultimo saluto a Francesco Mancini, il giovane deceduto mercoledì scorso, a soli 50 anni, a causa di un trauma cranico-encefalico. Quelli che gli volevano bene c'erano davanti alla chiesa del Santuario dell'Incoronata dove spiccava uno striscione dedicato a "Franchino" e dove c'era ad attendere il feretro anche la Banda di Gissi.

Il rito religioso è stato celebrato dal Parroco, padre Tonino Levita, il quale, tra l'altro, all'omelia ha detto: "Ogni giorno Franchino veniva in chiesa e ci salutavamo. Era una persona semplice, sempre sorridente, dal cuore buono. Una persona splendida, ogni giorno si incamminava verso Vasto. La morte è arrivata, ma non è la fine perché c'è la vita eterna".

Sulla cause della morte di Francesco Mancini la Procura della Repubblica di Vasto ha aperto un fascicolo iscrivendo il nome di un indagato. Bisognerà attendere l'esito dei risultati dell'esame autoptico, eseguito a Chieti dal'anatomopatologo dott. Pietro Falco, per capire gli sviluppi del caso.