Lunedì, 19 Marzo 2007 Notizie

Pescara: atti di libidine su bimbo di 4 anni

Emergono aspetti sconcertanti della squallida vicenda

Una giovane madre compiva atti di libidine sul proprio figlio di quattro anni, davanti a un sessantenne con il quale aveva una relazione e dal quale otteneva regali in cambio delle ''esibizioni''. La vicenda e' stata scoperta dalla squadra mobile di Pescara che ha arrestato i due per concorso in violenza sessuale aggravata. L'uomo, Carlo Di Filippantonio di Villanovafranca (Cagliari), era stato arrestato gia' dieci anni fa per atti di libidine su un minorenne. La madre si trova nel carcere di Pescara a disposizione del Gip Angelo Bozza che ha emesso le ordinanze su richiesta del Pm Gennaro Varone. L'uomo ha ottenuto i domiciliari, in quanto il suo ruolo nella vicenda e' ancora da chiarire. Il bimbo e' attualmente affidato al padre dal quale la donna e' separata. Le indagini della Polizia sono iniziate nel febbraio 2006 - è stato spiegato in conferenza stampa -, ma già da tre anni gli inquirenti tenevano d'occhio Di Filippantonio, noto alle forze dell'ordine per episodi di pedofilia. A chiarire i contorni della nuova vicenda sono state alcune intercettazioni ambientali. Il bambino, inoltre, è stato ascoltato dagli investigatori alla presenza di psicologi. Gli atti compiuti dalla madre, ventiseienne, sul figlio di quattro anni avvenivano nell'appartamento dove il sessantenne vive a Pescara, in via Caduti per servizio. E proprio agli abitanti della zona il dirigente della Squadra Mobile, Nicola Zupo, ha rivolto un appello invitandoli a fornire indicazioni e testimonianze sul comportamento dell'uomo: si suppone, infatti, che il caso svelato oggi non sia isolato, ma che altri minorenni entrassero in casa del pensionato. Di Filippantonio era già finito ai domiciliari, nel 1997, per episodi di pedofilia. Gli inquirenti, che lo hanno definito "persona molto malata", riferiscono che aveva già scontato una pena nella casa di cura "Villa Serena" di Città Sant'Angelo (Pescara); nel 1998, poi, era stato ricoverato nell'ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino (Firenze) e di nuovo era stato posto agli arresti domiciliari nella clinica abruzzese. I parenti hanno raccontato agli agenti che l'uomo, attualmente titolare di una pensione di invalidità, da piccolo era stato colpito da meningite e questo, secondo loro, può avere influito sul suo stato mentale. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, gli atti sessuali avevano come teatro anche la casa dove il bimbo vive con la madre, non distante da quella di Di Filippantonio. La giovane donna (rinchiusa nella sezione femminile del carcere di Teramo, in quanto in quello di Pescara sono in corso lavori) e il sessantenne saranno interrogati domani dal Gip, presso il Tribunale di Pescara.