Giovedì, 18 Dicembre 2008 Abruzzo«Il mio Luciano è sereno, legge, prega e sta con i figli»Lo ha dichiarato la moglie del primo cittadino di Pescara, Livia Del BiancoPubblicato su "Il Messaggero"
PESCARA - «Luciano sta bene, grazie. Sì, è abbastanza sereno, sta recuperando tranquillità». Alle cinque della sera la signora Livia Del Bianco risponde alla telefonata del cronista con tono garbato. Suo marito Luciano D’ Alfonso, sindaco dimissionario di Pescara, è nella stanza accanto intento a giocare con i tre figli che finalmente lui riesce a godersi come forse raramente gli era capitato prima. Dietro il pur piacevole quadretto di famiglia non c’è però la gioia che t’ aspetti perché il momento è dei più drammatici per l’ex primo cittadino, travolto da accuse pesantissime, beninteso da dimostrare, e per questo motivo agli arresti domiciliari. Il gessato grigio è nell’armadio così come la cravatta riposta nel cassetto: niente nodi da stringere, ci mancherebbe, perchè a far mancare l’aria bastano già le quattro mura di casa in cui D’Alfonso è rinchiuso da lunedì sera. Per lui che è abituato a scalpitare anche quando se ne sta seduto dietro la scrivania si tratta ora di affrontare la prova più difficile, è non sarà l’ unica purtroppo. L’azione della polizia l’altra sera lo ha colto di sorpresa e certamente scioccato. «E’ molto abbattuto» diceva l’altro ieri il vicesindaco Camillo D’Angelo. Un colpo durissimo dal quale il sindaco sta ora cercando di riprendersi proprio grazie agli affetti più cari. «Gli siamo tutti vicini, non lo lasciamo solo» ha raccontato ancora la giovane moglie. Domenica sera Livia l’ aveva seguito nella sua ultima uscita pubblica, a piazza Salotto, per l’ inaugurazione del Wineglass di Toyo Ito. Evidentemente sapeva delle sue imminenti dimissioni e dunque della terribile sofferenza interiore del marito, per questo le è stata accanto quella sera come adesso, a testa alta e con l’ orgoglio di chi sa che questa storia oggi tremenda non potrà che finire bene. La moglie, i figli piccoli. Ma a Luciano D’Alfonso in queste difficili ore piace anche immergersi nella lettura, che sia di svago o di studio. E’ ancora la moglie Livia, sempre gentile, a raccontare di un D’Alfonso preso da testi religiosi: «In particolare l’altra sera si è concentrato su alcuni scritti di Papa Giovanni, ha sfogliato pagine e pagine di un volume arricchito da bellissime immagini, uno di quelli che a lui piace spesso acquistare in una libreria di Roma a due passi dal Vaticano». La fede è l’altra fonte di forza e di serenità per il sindaco inquisito che ama raccogliersi in momenti di preghiera e tantopiù lo fa i questi giorni cercando di dare sollievo alla disperazione. D’Alfonso scrive e studia anche. E molto. Livia lo ha detto a Enzo Del Vecchio che ieri è riuscito a parlarle per telefono due volte: «Legge tanto e scrive com’è sua abitudine» ha confermato il consigliere comunale del Pd che più di altri gli è stato vicino al Comune. Il sostegno costante da assessori e consiglieri è un altro prezioso appiglio per lui: «Luciano per fortuna sente molto la vicinanza degli amici che in queste ore, e sono stati tanti, gli hanno fatto pervenire saluti affettuosi e parole di grande conforto». Nella consapevolezza o con l’auspicio che riesca a chiarire presto i contorni di questa dolorosa vicenda e ad uscirne bene. P. V. |