Giovedì, 9 Febbraio 2006 NotizieDa luglio, per tre mesi, verrà chiuso il forno Float della Pilkington di San SalvoPer il rifacimento del forno è prevista una spesa di ben 25 milioni di sterlineIl prossimo mese di luglio il forno Float dello stabilimento Pilkington di San Salvo verrà spento per consentire il rifacimento dell'impianto. Per tre mesi il forno non produrrà vetro. Tempo necessario per la sostituzione del materiale interno al forno e per l'adeguamento dello stesso ad un utilizzo nella fusione di una maggiore percentuale di ferro. Il tipo di intervento si chiama "riparazione a freddo", ovvero che avviene che con l'impianto spento. Il forno Float della Pilkington è già stato rifatto in due circostanze quando lo stabilimento, allora, si chiamava S.I.V.. La prima volta nel 1980, a 6 anni di distanza dall'inaugurazione, e la seconda nel 1992. Ora viene calcolato che un Float deve essere rifatto ogni 14 anni. Il forno sarà poi modificato e adattato principalmente alla produzione di vetri colorati, con uno scanner a basso costo sviluppato dalla casa britannica. L'obiettivo è di incrementare il numero di tonnellate prodotte, migliorare la qualità e meccanizzare tutti i settori d'impianto. Durante i mesi di chiusura del Float i vetri da lavorare per la produzione dei vetri per auto giungeranno allo stabilimento Pilkington di San Salvo dagli altri stabilimenti del colosso industriale leader nel mondo. Il costo complessivo dell'operazione raggiungerà i 25 milioni di sterline. Una cifra ragguardevole che evidenzia più di ogni altra cosa l'importanza dell'investimento. Project manager dell'intervento è Marcello Romano di San Salvo, mentre tutti i lavori di ingegneria saranno seguiti da un team di Lathom, nel Regno Unito, guidato da Steve Rauer. La presenza media prevista tra personale di ditte esterne e personale di team sarà di circa 300 unità al giorno.
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