Giovedì, 28 Settembre 2023 Vastese

Nel Frentano la Lega di Salvini in dissolvimento

Insorgono i direttivi di Lega Lanciano e Atessa

"La decisione dei commissariamenti appresa dalla stampa, il modus operandi della Lega non è condiviso né accettabile”. Sollevazione in atto nelle sezioni locali del partito di Matteo Salvini, dopo la decisione del commissario provinciale Maurizio Bucci di sollevare dagli incarichi, e sostituire, i segretari della Lega Lanciano e della Lega Atessa-Val di Sangro.

A firmare una dura nota contro il partito e il suo commissario provinciale, sono i membri dei direttivi Lega Lanciano ed Atessa: Fausto Memmo, già segretario comunale Lega Lanciano; Giovanni Finoro, membro direttivo Lega Lanciano e consigliere comunale del Comune di Fossacesia; Rocco Finardi, Nicola Di Toro e Giuseppe Turchino, membri del direttivo Lega Lanciano; Danilo Ranieri, assessore comunale di Lanciano e i consiglieri Dalila Di Loreto, Giuseppe Luciani (che è anche consigliere provinciale) e Michele La Scala; Maria Carla Cattafesta, già segretario comunale Lega Atessa- Val di Sangro; Nicola Iannone, membro direttivo Lega Atessa-Val di Sangro e sindaco di Tornareccio; Mario Troilo, sindaco di Archi e membro direttivo Lega Atessa-Val di Sangro; Luigi Palumbo, consigliere comunale di Bomba e membro del direttivo Lega Atessa-Val di Sangro; Mercurio Carpineta, consigliere comunale di Archi e membro del direttivo Lega Atessa-Val di Sangro; gli assessori comunali Desiree Di Loreto e Nicola Di Biase e i consiglieri comunali di Castel Frentano Milly Tomzack, Vincenzo Cotellessa Gino D’Angelo.

“Il commissario provinciale della Lega di Chieti, Maurizio Bucci, ha deciso di commissariare la sezione di Lanciano e, dunque, di sostituire il segretario cittadino Fausto Memmo esclusivamente tramite gli organi di informazione. Analogamente, lo stesso modus operandi è stato utilizzato per Atessa-Val di Sangro nei confronti di Maria Carla Cattafesta - esordiscono i leghisti - Difatti, le nomine non sono state precedute da alcuna preventiva comunicazione, figuriamoci confronto, con i consiglieri comunali ed i rispettivi direttivi delle varie sezioni coinvolte. Avremmo voluto sapere quali sono le motivazioni politiche e le contestazioni - peraltro ci risulta mai formalizzate ai diretti interessati - alla base di decisioni unicamente calate dall’alto”.

“Ricordiamo che i segretari cittadini Memmo e Cattafesta sono stati eletti democraticamente dai militanti muniti di tessere Som e commissariati da un commissario provinciale sfiduciato pochi giorni dopo la sua elezione – continuano i membri dei direttivi commissariati - Ebbene sì, segreterie locali votate ma oggi commissariate da chi si è visto 'promosso' a commissario dopo essere stato abbandonato dalla maggioranza del proprio direttivo provinciale. Non un momento di esercizio democratico bensì una decisione già preconfezionata, senza alcun preventivo confronto e che vede un uomo solo al comando, senza alcun appoggio della base. Desideriamo ribadire l’unità di un gruppo che da Lanciano a Castel Frentano, da Fossacesia ad Atessa ha dimostrato forza, coesione e risultati storici con l’elezione di tanti amministratori locali. Alla Lega Salvini Premier abbiamo dato la possibilità di presentarsi in tante città, non senza difficoltà. Ci siamo impegnati con dedizione e sacrificio, raccontando ai nostri concittadini della possibilità di fare una politica nuova e diversa dal passato. Del resto, i vertici regionali hanno più volte parlato di 'modello Lanciano' da esportare nelle altre città al voto, peraltro senza successo”.