Lunedì, 23 Gennaio 2023 AbruzzoJUAN CARRITO MUORE INVESTITO DA UN’AUTOADDIO ALL’ORSO SIMBOLO DELL’ABRUZZOSi spengono le speranze: Juan Carrito, l’orso marsicano simbolo dell’Abruzzo, non ce l’ha fatta. Fonti del Parco Nazionale d’Abruzzo hanno confermato che l’orso marsicano investito nei pressi della galleria di Roccaraso dall’auto guidata da una donna è morto in seguito alle conseguenze dell’urto. Illesa la condeucente dell’auto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Castel di Sangro. Carrito, molto noto in Abruzzo per le sue scorribande, contrariamente alle abitudini, da alcuni giorni era nei paraggi dell’Altopiano delle Cinque Miglia e non in letargo. L’amato plantigrado, un esemplare di 150 chili, è uno dei quattro gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise quattro anni fa. L’orso è stato trasportato all’istituto zooprofilattico di Isernia per l’autopsia. Una notizia che ha gettato nello sconforto l’intero Abruzzo. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, scrive: “Ho appreso con grande dolore la notizia dell’investimento mortale di Juan Carrito, l’orso marsicano più famoso e amato d’Abruzzo, avvenuto sulla statale 17 all’altezza di Castel di Sangro. L’orso è stato investito da un residente del luogo, il presidente della provincia e sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, mi ha informato dell’evento, inviandomi dei video in cui si vedeva l’orso pesantemente colpito. La sua perdita rattrista non solo l’Abruzzo ma il mondo intero che ha scoperto l’Abruzzo e la bellezza degli orsi attraverso i numerosi video che lo ritraevano sin da cucciolo con i suoi fratelli e l’orsa Amarena”. Caruso aggiunge: “C’è un forte dispiacere tra la comunità: l’incidente mortale è successo nello stesso tratto dove è morta la madre di Juan Carrito. È un tratto dove c’è molto traffico quindi era un evento prevedibile, tra l’altro l’orso marsicano circolava nei paraggi. Ieri sera era stato avvistato vicino ad una masseria”. Per il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris: “Addolora la morte di Juan Carrito, l’orso bruno marsicano diventato celebre per le sue incursioni nei paesi del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, protagonista anche di un docufilm su Sky”. “L’esemplare viveva oramai a stretto contatto con l’uomo con cui aveva preso estrema confidenza, tanto da riuscire facilmente a procacciarsi il cibo tra pollai, isole ecologiche e pasticcerie, anziché procurarselo tra i boschi e spartirselo faticosamente con gli altri orsi affamati”. “È forse il momento di aprire una riflessione sul fatto che animali selvatici di questa specie vivano in modo così contiguo all’uomo, in aree fortemente antropizzate”, rileva infine Liris. “La sua tragica fine addolora doppiamente se si considera che a portarlo sulla coscienza sarà l’Abruzzo, la regione verde d’Europa, che nel suo insieme non ha saputo difenderlo”. |