Sabato, 13 Dicembre 2025 San SalvoA San Salvo lunedì inizierà l'abbattimento dei 69 lecciA chiedere di sospendere le operazioni di abbattimento è il collettivo “Sentinelle 4.0”Un appello urgente contro il taglio dei 69 lecci in via Madonna delle Grazie. A chiedere di sospendere le operazioni di abbattimento – che avranno inizio lunedì – è il collettivo “Sentinelle 4.0” che propone l’istituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione di cittadini, associazioni ed esperti per la valutazione di soluzioni alternative che concilino sicurezza e tutela del patrimonio arboreo. Un appello che fa il paio con l’intervento di Sinistra civica ecologista che, dopo aver esaminato il progetto, elenca una serie di criticità. “C’è ancora tempo per scegliere diversamente. Quei 69 alberi non sono solo verde pubblico. Sono polmoni viventi, filtri naturali, presidi di salute pubblica in una zona strategica e già fortemente compromessa: un corridoio direttamente esposto alle emissioni della vicina area industriale”, annota Tiziana Pollutri del Collettivo 4.0, “tagliarli significa azzerare una barriera verde fondamentale contro polveri sottili, ossidi di azoto e inquinanti industriali; privare la comunità di un regolatore termico naturale, in un’area già soggetta all’effetto “isola di calore”; cancellare un patrimonio biologico che ha impiegato decenni a crescere, offrendo habitat a uccelli e mitigando l’impatto acustico del traffico”. Il sodalizio chiede quindi alla sindaca Emanuela De Nicolis e agli assessori competenti di valutare soluzioni alternative. Sull’imminente abbattimento dei 69 lecci interviene anche Sinistra civica ecologista. “Non esistono studi sul traffico, sui pedoni o sui punti critici della strada”, sostiene Mimmo Di Nardo, “non esiste una perizia sui lecci. Verranno abbattuti 69 alberi maturi e ne verranno ripiantati 21, secondo il progetto, ma nelle tavole se ne vedono meno: solo 15 aiuole predisposte. In più, le essenze indicate variano da un documento all’altro: cedri, magnolie, peri… senza coerenza tecnica, né chiarezza. La pista ciclabile non è progettata in sicurezza. È posta sul lato con più accessi, passi carrabili e conflitti auto/bici. Se mai sarà prolungata, incrocerà tre strade molto trafficate”. Sinistra civica ecologista chiede quindi “la sospensione degli abbattimenti , la pubblicazione degli studi mancanti e un confronto pubblico con i cittadini. Una città più sicura si costruisce con serietà, confronto e ascolto attivo verso i cittadini, non con interventi calati dall’alto”. Anna Bontempo (Il Centro)
|
