Martedì, 12 Ottobre 2021 Abruzzo

In Abruzzo nel 2020 con il Covid gli altri vaccini sono calati

Morbillo e polio sotto la media nazionale

 Il sistema sanitario assediato dalla pandemia del covid, la paura dei contagi, l’emergenza spostata su altri fronti: queste le ragioni per le quali nel 2020on sono in calo nel 2020 le coperture vaccinali per l’infanzia e l’adolescenza che fissano valori ben al di sotto dell’immunità di gregge per diverse patologie importanti, in Italia e anche in Abruzzo, dove per alcune patologie la copertura, come il morbillo, polio, varicella e pneumococco, le vaccinazioni nei primi 24 mesi sono, si scopre, inferiori alla media, per poi riallinearsi negli anni successivi.

E accaduto infatti che la vaccinazione polio flette in Italia dell’1%,  quella contro il morbillo del 2,7%,  contro la varicella dell’1,1%. Si osserva una diminuzione anche delle coperture per varicella pari all’89,36% nel 2020 con una diminuzione dell’1,14% e meningococco B, del 2,68%. Diminuiscono anche le coperture nei confronti della vaccinazione anti-pneumococcica del -1,42%.

A dirlo sono i dati diffusi dal ministero della Salute indicano che la copertura nazionale a 24 mesi, relativa ai bambini nati nel 2018. Un fenomeno preoccupante che è strettamente connesso alla situazione di emergenza scatenata dalla pandemia del covid-19, che ha compromesso tutte le altre prestazioni mediche comprese le vaccinazioni ordinarie, prima che arrivasse, a dicembre 2020 il provvidenziale vaccino contro il covid.

“Sebbene universalmente la vaccinazione sia considerata uno strumento straordinariamente efficace e sicuro per la prevenzione delle malattie infettive – si legge nel rapporto -, dal 2013 al 2016 le coperture vaccinali hanno mostrato un trend in diminuzione, scendendo ben al disotto della soglia del 95%, raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per limitare la circolazione di questi virus e batteri nella collettività e ottenere oltre alla protezione dei singoli soggetti vaccinati anche la cosiddetta immunità di gregge (o di popolazione o herd immunity): infatti, se almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non è stato possibile sottoporre alla vaccinazione”.

Prosegue il rapporto: “l’emergenza covid-19 ha avuto un impatto elevato sulla popolazione. I dati delle coperture vaccinali relativi al 2020 risentono da una parte del timore di contagio, che ha indotto molti cittadini a rimandare le vaccinazioni programmate per sé o per i propri figli, restando a casa, dall’altro anche della necessità di riorganizzare i servizi sanitari per aumentare la disponibilità di personale dedicato a fronteggiare l’emergenza, in particolare nella prima fase dell’epidemia, che ha impattato sullo svolgimento delle attività di vaccinazione di routine. Un’indagine condotta alla fine del primo semestre 2020 indica che una diminuzione delle attività di vaccinazione è stata rilevata in quasi tutte le aziende sanitarie locali. Anche nel ciclo primario, si osserva un calo non trascurabile con valori ben al di sotto della soglia che garantisce l’immunità di gregge”.

Guardiamo dunque i dati di dettaglio, regione per Regione, con un focus sull’Abruzzo: la copertura a 24 mesi contro la polio è superiore al 95% in 9 regioni e Province autonome (Valle d’Aosta, Trento, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Sardegna), con due regioni con valori superiori al 94% (Piemonte e Lombardia).

In Abruzzo è sotto questa soglia del 93,09%, sotto la soglia dell’immunità di gregge, seppur di poco. Valori inferiori al 90% sono stati registrati a Bolzano (80,83%) e in Sicilia (89,19).

La copertura vaccinale per morbillo a 24 mesi mostra un intervallo molto ampio (dal 43,43% della Basilicata al 95,67 della Toscana. Nel 2020 solo Lazio, Toscana e Trento hanno raggiunto una copertura superiore al 95%, raccomandata dall’OMS.

In Abruzzo siamo al 62,16%, il dato peggiore, dopo la Basilicata al al 43%. Altre uniche due regioni e pa sotto l’80% sono  la Calabria e Bolzano.

Si osserva una diminuzione anche delle coperture per varicella pari all’89,3% nel 2020 con una diminuzione dell’1,14% rispetto al 2019. E si scopre che l’Abruzzo ha secondo il dato più basso d’Italia, del 55,5%  dopo quello della Basilicata, con 42,5%

Il meningococco B registra un calo del -2,6%, attestandosi nel 2020 al  66,3% , stessa percentuale in questo caso dell’Abruzzo.

Diminuiscono anche le coperture nei confronti della vaccinazione anti-pneumococcica (-1,42%: 90,58 nel 2020 vs 92,00% nel 2019), con l’Abruzzo sotto la media al 88,5%.

Trend generale negativo, rileva il ministero, è confermato anche dalle coperture vaccinali nazionali a 36 mesi (relative ai bambini nati nell’anno 2017). Riguardo alle vaccinazioni in età pre-scolare, generalmente somministrate a 5-6 anni (relative ai bambini nati nell’anno 2013), si registra una diminuzione del 2,7% per la quarta dose di anti-polio (85,92% nel 2020 vs 88,62% nel 2019) e dell’1,76% per la seconda dose (ciclo completo) di anti-morbillo (85,82% nel 2020 vs 87,58% nel 2019).

E’ da sottolineare l’aumento della copertura vaccinale per rotavirus, che, col PNPV 2017-2019 è stata introdotta in tutti i nuovi nati a partire dalla coorte 2018 e offerta gratuitamente. L’obiettivo di raggiungere una CV 95% appare lontano. Tuttavia, si sottolinea che questa vaccinazione è quella più sensibile ai problemi organizzativi, poiché il ciclo vaccinale di questi vaccini deve essere completato entro le 24 o le 32 settimane di età, a seconda del tipo di vaccino impiegato.