Giovedì, 28 Agosto 2014 Vasto

Per tentare di "salvare" Sant'Onofrio nasce un Comitato cittadino

Oggi nuovo incontro dei cittadini in Comune con il Sindaco

Questo pomeriggio un consistente gruppo di cittadini (circa 80 persone) hanno voluto incontrare il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, per un confronto circa la difficile situazione che si è venuta a creare all’interno della Casa di Riposo di Sant’Onofrio di Vasto ritenuta non rispondente alle normative vigenti a seguito di ispezioni fatte dai Vigili del Fuoco di Chieti, dai Carabinieri del NAS e dai sanitari della ASL Lanciano-Vasto-Chieti. All’incontro ha partecipato anche il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte.

Prima di addentrarci nel resoconto dell’incontro sarà bene ricordare che le ispezioni sono state disposte lo scorso mese di maggio dalla Procura della Repubblica di Vasto a seguito di un esposto presentato da un cittadino “inesistente”, ma evidentemente interessato alle sorti della Casa di Riposo di Vasto.

In queste ultime settimane il Sindaco di Vasto, informato della vicenda, ha chiesto ed ottenuto più incontri con gli ispettori presso la sede prefettizia di Chieti alla presenza del massimo rappresentante territoriale del Governo, il dott. Rocco Fulvio De Marinis.

L’ultimo decisivo confronto, quello dello scorso 7 agosto, ha fatto scaturire la decisione presa dal presidente dell’Organismo Straordinario creato dalla Giunta Chiodi, il dott. Concezio Tilli, che ha provveduto ad inviare le lettere alle famiglie dei 56 ricoverati affinché provvedano al trasferimento dei loro congiunti presso altre strutture.

Oggi i familiari dei ricoverati hanno ribadito a chiare note che quelle persone non usciranno da Sant’Onofrio. “Prima di farlo – hanno detto – dovranno passare su di noi. E noi non abbiamo nessuna intenzione di far uscire i nostri parenti da quella struttura nella quale vivono bene e sono ottimamente assistiti”.

I cittadini hanno deciso di costituire un apposito comitato che da subito inizierà una raccolta di firme in città per bloccare la chiusura del Sant’Onofrio.

I lavoratori, ovvero le 17 persone che lavorano all’interno di quella struttura, hanno preannunciato da parte loro manifestazioni di protesta. “Con la crisi in atto nel nostro territorio dove andremo a lavorare?”.

Il presidente Forte ha ricordato le tappe della vicenda legata alla Casa di Riposo di Vasto ponendo l’accento sull’offesa fatta alla città ed a cittadini come la sig.na Lucia Molino, il rag. Giacinto Palazzuolo ed altri volontari - che per anni hanno svolto la loro azione sociale e di volontariato ridando dignità a quella struttura – ma che non sono stati ritenuti idonei a far parte dell’Organismo Straordinario voluto dal centrodestra..

Ed appaiono davvero fuori luogo e forvianti le dichiarazioni rilasciate oggi da un eminente esponente della Giunta Chiodi, l’ex assessore Mauro Febbo, il quale – come spesso gli accade – parla senza conoscere i fatti.

A Febbo ci piace ricordare che quella struttura fu data in comodato d’uso dal Comune di Vasto nel 1989 allorquando era Sindaco Antonio Prospero, suo sodale amico.

Successivamente, dal 1993 al 2006 le Amministrazioni Comunali che si sono avvicendate al Comune di Vasto, sono state tutte di centrodestra (Tagliente, Bolognese e Pietrocola).

Febbo dice che “La struttura esercitava la sua attività in base ad un’autorizzazione rilasciata dal Comune risalente a oltre 10 anni fa e allo stato dei fatti questa è risultata inappropriata".

Se le date hanno un senso la risposta la può ricavare da solo.

M.M.