Giovedì, 25 Aprile 2024 Vasto

Menna, "Riflettiamo oggi più che mai sul valore di vivere in pace"

La resistenza e l’antifascismo ha significato in Italia una pace duratura fino ai giorni nostri

Celebrata solennemente anche a Vasto la Festa della Liberazione.

La cerimonia ha avuto inizio in piazza Rossetti con la deposizione di omaggi florali alle edicole che ricordano l’aviere Leonardo Umile, il carabiniere Angelo Cianciosi, il professore Armando Ottaviano, vittima alle Fosse Ardeatine, e l’anarchico Antonio Cieri. Il corteo si è quindi spostato in Piazza Caprioli dove, dopo la cerimonia dell'alzabandiera, c'è stato l'omaggio ai Caduti di tutte le guerre. Successivamente il corteo ha raggiunto via Adriatica dove c'è stata la cerimonia dell'omaggio ai Caduti del Mare.

Percorrendo le strade del centro storico di Vasto il corteo, preceduto dalla fanfara, ha raggiunto piazza Brigata Maiella dove, dopo la deposizione di una corona di alloro, il Sindaco della Città, Francesco Menna, ha dato lettura di questo messaggio:

 

Le celebrazioni del 25 aprile sono occasione per meditare, tutti insieme, sui valori fondanti della nostra Patria libera e unita, sugli ideali condivisi da tutto il nostro popolo riconciliato con se stesso nel nome della libertà e della costituzione italiana.
La memoria dei conflitti, delle tragedie cui siamo sopravvissuti la memoria dei caduti per la libertà, non venga mai meno. Nei cuori l’amore per le istituzioni democratiche. Il fascismo è stato un male per tutti e per il mondo intero. Tante vite spezzate. Fucilazioni. Violenze. Stupri. Libertà represse e negate. Guerra. Alleanza col nazismo e sterminio di ebrei e altre razze e credi religiosi. Seconda guerra mondiale. Morte. Terrore.
Quel 25 aprile del 1945, all’indomani dell’ordine dell’insurrezione generale delle forze della resistenza dato dal comitato di liberazione nazionale, molte città del nord, grandi e piccole, vennero liberate dai partigiani, prima dell’arrivo delle forze alleate.
Nei loro cuori batteva forte l’amor di Patria.
Anche l’Abruzzo fece la sua parte. La gloriosa Brigata Maiella, guidata dal valoroso partigiano Ettore Troilo, liberò le Marche, il Veneto, l’Emilia Romagna. Ai partigiani e caduti della Brigata Maiella è dedicato il sacrario militare a Torricella Peligna, sono dedicate piazze, strade, parchi in tutta Italia e a Vasto.
In quello stesso giorno, nelle città che avevano già visto la fine della lunga occupazione, gli italiani si unirono in spontanei, esultanti cortei. Il popolo scese nelle strade e nelle piazze, in festa. Iniziammo allora a vivere l’esperienza esaltante della nostra rinascita di popolo libero e unito. Rievocando quei momenti, ricordiamo coloro che ne furono protagonisti. ricordiamo i caduti.
Ricordiamo la gloria di cittadini italiani, donne e uomini di ogni ceto sociale, che a rischio e spesso a prezzo della loro vita protessero e salvarono tutti coloro che si battevano contro l’insana barbarie nazista. Salvarono l’onore del popolo italiano e dietro il loro vitale contributo alla riconquista della libertà: la libertà per tutti, anche per coloro che li avevano combattuti.
La resistenza e l’antifascismo ha significato in Italia una pace duratura fino ai giorni nostri. La stessa pace che auspichiamo per quei popoli e quelli Stati oggi in conflitto in nome di un rinato fascismo fatto di soppressione, intolleranza religiosa, dominio di un popolo su un altro. A questi popoli auguriamo quella stessa resistenza, quello stesso antifascismo che in Italia ha generato la democrazia, la libertà, la costituzione, il progresso, la scuola pubblica, la sanità pubblica, il lavoro.
Cattolici, democristiani, socialisti, liberali, sacerdoti, forze dell'ordine, Pertini, De Gaspari, Togliatti, Nenni, gli abruzzesi Spataro, Filomena degli Castelli, Maria Federici tutti impegnati per respingere la barbaria nazifascista, e tanti altri uomini e donne che dopo la lotta partigiana e la liberazione scrissero la costituzione italiana, copiata e sognata in tutto il mondo, che ci tiene sempre uniti.
Quelli stessi uomini e donne che diedero vita all’amnistia per pacificare l’Italia, costruendo la Patria che tutt’oggi ci tiene insieme.

Riflettiamo oggi più che mai sul valore di vivere in pace, è il forte messaggio che ci ha consegnato la resistenza impegno che solo insieme possiamo onorare.
In ultimo oggi più che mai un pensiero per ricordare il sacrificio di due grandi italiani Giacomo Matteotti e Antonio Gramsci che furono barbaramente uccisi dalla violenza fascista.
Viva la Resistenza.
Viva i partigiani.
Viva l'antifascismo.
Viva la Repubblica.
Viva l’Italia.