Venerdì, 16 Febbraio 2007 NotizieVasto: scoperto un mercato del pesce all'ingrosso da terzo mondoLo sostengono gli investigatori che la scorsa notte hanno bloccato un illecito commercioSull'operazione congiunta della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri della Compagnia di Vasto, che ha portato al sequestro di ben 60 quintali di prodotti ittici, con il passare delle ore si sono appresi nuovi importanti particolari. Quel fabbricato in fase di costruzione nella zona terminale di via del Porto era frequentato da tempo da intermediatori, commercianti di pesce ed anche da qualche ristoratore. Nel fabbricato di proprietà di N.G. avveniva,in pratica, quell'attività che da tempo è andata scemando all'interno del mercato ittico comunale di Punta Penna. Un dato per tutti: nel mercato ufficiale comunale mediamente si commercializza meno di due quintali di pesce al giorno. Lì, invece, nell'abitazione di N.G. di pesce se ne commercializzava, fino alla scorsa notte, in gran quantità ed in condizioni igienico sanitarie, come hanno riferito gli inquirenti nel corso della conferenza stampa, molto precarie. "Abbiamo trovato - hanno detto - del pesce a scongelare sul terreno circostante l'abitazione, a pochi metri di distanza da balle di lana accatastate in quell'area. Tra il pescato abbiamo rinvenuto anche 30 sacchi di cozze senza il prescritto bollino sanitario. Inoltre, l'abitazione disponeva di una piccola cella frigorifera insufficiente a contenere i prodotti che ogni notte si commercializzavano in quella casa". Un commercio da terzo mondo ritenuto pericolosissimo per la salute dei cittadini dai Carabinieri del Nas di Pescara e dal veterinario della ASL che hanno effettuato i controlli. Secondo gli inquirenti la maggior parte del prodotto battuto all'asta e venduto nel cortile dell'abitazione di N.G. proveniva dal porto di Termoli. Invece, il prodotto venduto prendeva diverse strade finendo sui banchi di vendita di molte pescherie, nelle piazze dei paesi dell'entroterra ed anche in qualche ristorante. A riguardo bocche cucite con la promessa che l'indagine non si fermerà qui ed andrà avanti. Ed è quello che i consumatori, scioccati dalla notizia del giorno, auspicano.
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