Vasto: identificati dalla Polizia i due capi ultras protagonisti nella trasferta di Celano

Sono capi ultras ben conosciuti, i responsabili, identificati dagli uomini del Commissariato di Vasto, delle percosse e delle minacce ai danni dell'autista del pullman della Sangritana, nella trasferta a Celano per la finale di campionato. Con l'accusa di violenza privata e lesioni, sono stati deferiti alla magistratura D.G. trentenne vastese ed E.N., quarantenne, sempre di Vasto. Doveva essere una giornata di sport e divertimento, per la finale della salvezza, invece è stata fin, dal mattino, una giornata di violenza, soprusi e danneggiamenti. A subire fin dall'inizio, alla partenza, senza che ce ne fosse alcun motivo, è stato l'autista di uno dei pullman. Per costringerlo ad imbarcare sul mezzo già pieno di tifosi, i capi ultras lo hanno minacciato ed intimidito. Quando poi l'autista si è opposto, per ovvi motivi di sicurezza del viaggio, ha ricavato una scarica di botte, per le quali è stato in grado di farsi medicare solo la sera, al ritorno in città. Per il resto della giornata era stato in balia dei tifosi e soprattutto dei due capi ultras denunciati. Lo avevano costretto a fermate forzate, nel corso di una delle quali avevano saccheggiato l'area di servizio "Brecciarola", e per dargli il benservito hanno letteralmente demolito l'interno del mezzo provocando danni per migliaia di euro. Per quanto riguarda i furti nell'area di servizio, la polizia di Avezzano sta procedendo ai confronti comparativi delle immagini al fine di denunciare i responsabili. Per l'aggressione all'autista, invece, l'indagine è già conclusa. Le testimonianze e soprattutto le immagini hanno inchiodato alle loro responsabilità i due vastesi che, oltre alle conseguenze penali e civili, sono oggetto di una verifica per un possibile provvedimento di interdizione dallo stadio per tutto il prossimo campionato.