Mercoledì, 15 Luglio 2009 Vasto

Vasto: giro di squillo, arrestate quattro persone

Operazione “Sex & Money”: la Polizia ha sequestrato anche materiale sadomaso

Pubblicato su "Il Messaggero"

di GIANNI QUAGLIARELLA

VASTO - Dal sole di Santo Domingo alle alcove di Vasto e della riviera: trenta avvenenti ragazze sudamericane pronte a riaccendere la passione di medici e avvocati dal menage matrimoniale fattosi troppo piatto erano il pezzo forte della scuderia di quattro persone arrestate dalla Polizia a Vasto. Devono rispondere di concorso in sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione tre donne, un’italiana del Trevigiano e due della Repubblica Dominicana, oltre che il figlio di una di loro. Secondo l’accusa (operazione Sex and Money) avevano messo in piedi un giro di squillo piuttosto lucroso, fino a 60 mila euro al mese, che da Vasto si spingeva fino all’Aquila. Nei guai con la legge sono ora Cristina Gallina, 40 anni, di Montebelluna, Treviso, che figurava tra gli sfollati del terremoto del 6 aprile e soggiornava per questo, sembra a spese della Protezione Civile, in un hotel della costa teramana, Damarys Corniel Peres, 41 anni, suo figlio Fabio Junior Poche Corniel, 21 anni e Cinthia Raquel Rodriguez Achevedo, 20 anni. La cittadina veneta è in carcere a Teramo, le altre donne a Chieti, il giovane a Vasto.
Con la titolare delle indagini, il sostituto procuratore della repubblica Irene Scordamaglia, sono stati ieri il sostituto commissario Matteo Marzella e l’ispettore capo Angelo Torzi a fornire ieri i dettagli dell’operazione. Gli arrestati, presi in affitto sette appartamenti tra Vasto città e la marina, avevano avviato la redditizia attività fin dall’ottobre scorso. Sesso a pagamento con tariffe differenziate, 100 euro per una prestazione “light”, fino a 250 per gli utilizzatori finali più esigenti. Tanto che, negli alloggi, la polizia ha trovato e sequestrato fruste, manette, creme e altro materiale sadomaso. Le inserzioni su alcuni quotidiani erano l’irresistibile richiamo per padri di famiglia, anche operai del Vastese e del Molise, a caccia di bollenti diversivi. Un viavai di clienti che non è sfuggito agli altri residenti né alle mogli tradite, pronte a chiedere aiuto alla procura. Le ragazze, a carico delle quali s’indaga per accertare i permessi di soggiorno, si fermavano a Vasto una decina di giorni prima di spostarsi nell’Aquilano e in Veneto.