Lunedì, 16 Giugno 2008 Notizie

Vasto: edificio in fiamme in pieno centro, muore una donna asfissiata

Nadia, marocchina di 40 anni, è deceduta nel sonno, salvi gli altri inquilini

di MARINA RECINELLI VASTO - Una donna marocchina, Nadia Mahroussi, 40 anni, ha perso la vita, l'altra notte, asfissiata dal fumo generato da un incendio sviluppatosi nell'ingresso di un'elegante palazzina sita nel centro storico vastese, in Largo del Fanciullo, proprio accanto alla cattedrale di San Giuseppe. Nadia viveva in una mansarda ricavata nel sottotetto dell'edificio, per lei non c'è stato scampo. La poveretta è passata dal sonno alla morte. Secondo la Polizia di Stato, ad innescare l'incendio sarebbe stato, intorno alle 2.30, un corto circuito partito da uno scooter parcheggiato, nei pressi di un ingresso secondario, all'interno dell'edificio. Uno scooter che era stato parcheggiato dal proprietario intorno alle 14 del pomeriggio precedente. Sul luogo non sarebbero state trovate tracce tali da far ipotizzare un atto doloso ma a chiarire ogni possibile dubbio saranno gli accertamenti dei Vigili del Fuoco incaricati di periziare quel che è rimasto del mezzo sottoposto a sequestro. Le fiamme si sarebbero rapidamente propagate e il fumo avrebbe invaso la tromba delle scale trasformando il palazzo in una camera a gas. L'allarme è scattato verso le 3.00 quando un giovane di 25 anni, che vive in un appartamentino attiguo alla mansarda della vittima, si è accorto che il fumo stava invadendo la sua abitazione. Il ragazzo ha dato l'allarme e, dopo aver avvertito i Vigili del Fuoco, ha cercato rifugio arrampicandosi sul tetto dell'edificio. I pompieri si sono trovati dinanzi una situazione drammatica: la palazzina era completamente invasa dal fumo e dalle finestre i condomini, terrorizzati, chiedevano aiuto. Spente le fiamme, i Vigili, con l'ausilio di un'autoscala, hanno salvato il giovane che si trovava sul tetto ed hanno aiutato ad uscire dal palazzo gli inquilini che non erano riusciti ad abbandonare gli appartamenti. Nel frattempo, sul posto sono giunti anche gli uomini della Polizia di Stato e due ambulanze del 118. I sanitari hanno soccorso i condomini, tra i quali una giovane donna tunisina, T.H., 20 anni, al sesto mese di gravidanza, subito trasferita in ospedale assieme al marito, Jaber Mansour, rimasto intossicato dal fumo. T.H. e la bimba che porta in grembo, fortunatamente, stanno bene. Anche altre persone sono state costrette a ricorrere alle cure dei sanitari. Solo quando tutti sono usciti dall'edificio, il giovane vicino di Nadia Mahroussi si è accorto che la donna non era tra gli scampati. Il ragazzo ha avvertito i Vigili del Fuoco conducendoli all'appartamento della donna. Nadia Mahroussi era riversa sul letto ricoperto di fuliggine, ormai cadavere. La poverina non deve essersi neanche accorta di quanto stava accadendo, stordita e poi uccisa dal fumo sprigionatosi dalla combustione di materiale plastico. La donna era arrivata in Italia alcuni mesi fa in cerca di un avvenire migliore, aveva bisogno di lavorare per aiutare la famiglia rimasta a Casablanca. Aveva trovato lavoro presso una struttura di assistenza agli anziani e, a breve, avrebbe ricevuto la visita dei figli. La salma di Nadia Mahroussi è stata trasferita all'obitorio del "San Pio" in attesa dell'arrivo dei familiari. Assai ingenti i danni agli appartamenti.