Mercoledì, 3 Dicembre 2008 Vasto

'Stella l'aveva scagionato poco prima di morire'

L'avvocato di Giuliano ricostruisce l'assurda vicenda: «Era un incidente, finito un incubo durato 5 anni»

Pubblicato su "Il Messaggero"

VASTO - «Un incubo lungo cinque anni per Giovanni Giuliano ma anche un caso che potrebbe diventare emblematico perché ognuno di noi potrebbe ritrovarsi in una situazione simile: coinvolto in un incidente stradale ma accusato di omicidio volontario»: ha esordito così l'avvocatessa Marisa Berarducci, legale di Giovanni Giuliano. A qualche giorno dalla conferma da parte della Corte d'Assise d'appello de L'Aquila della condanna di primo grado ad un anno e sei mesi di reclusione per il giovane ambulante sansalvese, il legale ha voluto incontrare la stampa. Omicidio colposo questo il reato di cui Giuliano è stato riconosciuto colpevole per la morte di Stella Scutece. A quasi sei anni da quella terribile notte, da quel tremendo incidente costato la vita a Stella, appena ventenne, l'avvocatessa Berarducci ha voluto fugare ogni dubbio nella volontà di riabilitare il proprio assistito che ha vissuto l'inferno. «Giuliano non aveva alcuna intenzione di uccidere - ha ribadito il legale - un dato di fatto confermato in due gradi di giudizio da numerose perizie e sostenuto dalla stessa vittima che, soccorsa dal Giuliano, alla dottoressa in servizio al pronto soccorso dell'ospedale di Vasto aveva riferito che il giovane l'aveva investita accidentalmente». La morte di Stella, dunque, va imputata ad una tragica fatalità. L'investimento era avvenuto in piena notte, su di una stradina secondaria dell'area industriale di San Salvo, priva di illuminazione, sulla quale Giuliano si era mosso in retromarcia senza rendersi conto che la ragazza, scesa dall'auto, era inciampata finendo a terra. «Giovanni Giuliano l'aveva travolta senza rendersene conto - ha concluso l'avvocatessa Bearducci - non si può continuare a parlare di "una sentenza che fa discutere"». (M.R.)