Mercoledì, 30 Gennaio 2008 Notizie

Pescara: mega evasione dietro gli aerei di Spadaccini

Scoppia il caso Air Columbia e la Procura pescarese avvia una inchiesta

di MAURIZIO CIRILLO Scoppia il caso Air Columbia e la procura della Repubblica di Pescara apre un'indagine che supera i confini internazionali e mette sotto inchiesta personaggi eccellenti dell'imprenditoria locale. Da Giuseppe Spadaccini, patron della compagnia e brillante imprenditore aeronautico, a un intero studio di consulenza e servizi con in testa un big come Giacomo Obletter: commercialista chietino coinvolto in altre due grosse inchieste pescaresi come quella sul crac della Merker e quella ancor più delicata sui finanziamenti pubblici distribuiti dalla Fira di Giancarlo Masciarelli. Nella lista di indagati figurano poi Leonardo Valente, che divide lo studio con Obletter, ma che è anche e soprattutto amministratore delegato del Pastificio Delverde (nuova gestione, quella fuori da tutti i problemi giudiziari), due dipendenti dello stesso studio, Angela Fabrizio e Gianfranco Bucci e infine l'avvocato Francesco Valentini, che lavora in Portogallo. Le accuse sono piuttosto pesanti. Si parla di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale (alla violazione di una lunga serie di articoli del Decreto legislativo 74 del 2000) e riciclaggio di denaro. Un'operazione in grande stile condotta dalla Guardia di finanza di Pescara che qualche giorno fa ha eseguito una serie di perquisizioni e sequestri a Pescara, ma anche all'estero, utilizzando centinaia di uomini. E' stata passata al setaccio anche la sede pescarese dell'Air Columbia, il gigantesco PalaItaly, ma gli uomioni delle fiamme gialle sono andati anche a perquisire la sede della compagina aerea all'aeroporto Ciampino di Roma e la sede di numerose società collegate o riconducibili agli indagati. Nel mirino del sostituto procuratore Filippo Guerra, che conduce questa importante e delicata inchiesta, sono finite anche alcune società della galassia di Spadaccini, prima fra tutte la capofila Air Columbia, poi la "Petillant", che ha sede a Madera in Spagna, la "Trasporti aerei spa", l'"Aereoservice sas", l'"Aircrev spa" e la "Bytols". Un gruppo di sigle che secondo gli inquirenti sarebbero riconducibili agli indagati e che avrebbero permesso agli stessi di accantonare riserve occulte di denaro. Per ora stiamo parlando soltanto di ipotesi di reato che dovranno trovare i necessari risontri, anche ricordando il fatto che l'imprenditore Spadaccini ha interessi in Italia e all'estero. Il fulcro dell'indagine ruota attorno al fatto che gli indagati avrebbero aperto alcune società in Portogallo: società che avrebbero effettuato operazioni di acquisto di servizi, immobili e forse anche aerei, ma che in effetti operavano poi a tutti gli effetti in Italia dove avrebbero dovuto, proprio per questo motivo, pagare regolarmente le tasse. Questa è almeno la tesi accusatoria sulla quale si sta muovendo la guardia di finanza e unque anche la procura della Repubblica. L'inchiesta sembra nasca da alcune intercettazioni telefoniche effettuate, con ogni probabilità, nell'ambito dell'inchiesta Fira. In questo filone risulta infatti indagato il commercialista Obletter. Ma non è escluso che possa avere radici vastesi, ricollegabili all'inchiesta sul crac della Delverde prima gestione. Sta di fatto che gli uomini della Guardia di finanza hanno raccolto in questo mega blitz una montagna di documenti che ora dovranno passare al vaglio degli esperti e soprattutto sequestro una gran mole di materiale informatico. E' da qui, in particolare, che gli investigatori cercheranno di tirar fuori qualcosa di buomo per le indagini: elementi a supporto delle pesanti accuse che potrebbero dar forza alle intercettazioni telefoniche. Intanto sono in corso anche gli scontati accertamenti bancari per conoscere tutti i movimenti delle società interessate e degli stessi indagati.