Lunedì, 9 Dicembre 2024 Vastese

Civeta, gli incarichi di consulenza nel mirino della Corte dei Conti

La spesa per le consulenze esterne è lievitata da quando la gestione del Civeta, tornato ad essere Consorzio

Dalle 165.322 euro del 2021 alle 339.579 euro del 2024. La spesa per le consulenze esterne è lievitata da quando la gestione del Civeta, tornato ad essere Consorzio  a distanza di due anni dalla precedente trasformazione in società di capitali (Srl), è nelle mani di un consiglio d’amministrazione presieduto dall’ingegner Giuseppe Silvestri.

I costi legati agli incarichi legali e alla nomina di professionisti esterni – tutti con affidamento diretto – hanno subito un notevole incremento con il passaggio dalla gestione commissariale a quella di un Cda all’interno del quale – per stessa ammissione dei vertici del Civeta – “sono presenti professionalità eterogenee e qualificate”. 

Un aspetto che non è sfuggito alla Corte dei conti – sezione di controllo regionale – presieduta da Ugo Montella – che nella delibera del 27 novembre scorso parla di un “significativo numero di consulenze affidate negli esercizi in esame ed in particolare, successivamente alla nomina dell’attuale Cda”. Altra criticità, per i giudici contabili, è la trasparenza. Ma vediamo cosa scrivono i magistrati.

“In sede istruttoria è stato verificato il mancato inserimento delle informazioni sugli incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni”, si legge nella delibera della Corte dei conti, “non può ritenersi al riguardo valida giustificazione l’attivazione della nuova piattaforma web peraltro operativa a far data dal 1 luglio 2023. Tra l’altro”, aggiungono i magistrati contabili, “dalla consultazione dell’elenco degli affidamenti trasmesso dal Civeta, si individuano incarichi con oggetto generico, come ad esempio la redazione del piano economico finanziario, richiesta parere modifiche statutarie e assistenza stesura nuovo statuto, incarico assistenza chiusura bilancio e assistenza generica contabile e fiscale, attività di assistenza e rappresentanza relativi alla fase di attivazione del procedimento di negoziazione assistita,  che non giustificano l’affidamento esterno dell’attività, soprattutto in presenza di un consiglio d’amministrazione composto da cinque membri. L’affidamento di questi incarichi in possibile carenza dei presupposti di legge e l’omessa previa pubblicazione sul sito web impongono la trasmissione di questa deliberazione alla Procura contabile per ogni valutazione di propria competenza. La giurisprudenza di questa Corte ha, infatti, chiarito come l’affidamento di consulenze in carenza dei presupposti di legge da parte di società in house può configurare ipotesi di responsabilità erariale in capo agli organi sociali».

Ma vediamo nei dettagli I principali incarichi affidati dal Cda dall’atto dell’insediamento – luglio 2023 – fino a settembre 2024. Nel prospetto trasmesso alla Corte dei conti spicca l’incarico ad un legale di Vasto per una procedura di recupero crediti (33.571 euro), l’affidamento ad uno studio di commercialisti di Lanciano per la redazione del piano economico e finanziario (26.000 euro), l’incarico di assistenza chiusura bilancio e assistenza generica in materia contabile e fiscale (17.628 euro), l’affidamento di consulenza pratica (78.000 euro).

Anna Bontempo (Il Centro)