Grave carenza di personale alla Polizia Postale di Chieti

La segreteria provinciale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp) di Chieti denuncia con forza una situazione che non può più essere ignorata: la grave carenza di personale negli uffici della polizia postale teatina. "Un problema che, a causa di scelte politiche come il blocco del turn over e l’aumento fisiologico dei pensionamenti, è ormai una realtà consolidata e non più un’emergenza temporanea".

Gli uffici della polizia postale di Chieti sono chiamati a gestire quotidianamente attività di estrema delicatezza e importanza, come la prevenzione e il contrasto alla criminalità informatica, i reati di pedopornografia online, l’adescamento di minori sul web, reati contro la persona commessi attraverso internet, cyberterrorismo e la protezione delle infrastrutture critiche del Paese. Tra i compiti rientrano anche la lotta a frodi informatiche legate all’e-banking, alle scommesse online, nonché la ricezione e gestione delle denunce da parte dei cittadini.

"Tutte queste attività, indispensabili per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela delle infrastrutture, vengono portate avanti con sacrificio e abnegazione da un numero di operatori drammaticamente insufficiente. La carenza di personale genera sofferenze e disagi sia per l’utenza sia per gli stessi operatori, costretti a far fronte a una mole di lavoro non più sostenibile".

La segreteria provinciale del Siulp di Chieti chiede "un intervento immediato da parte del dirigente del compartimento della polizia postale Abruzzo affinché si faccia portavoce presso l’amministrazione della polizia di Stato della necessità di assegnare un numero congruo di operatori agli uffici di Chieti.

Non è accettabile – dichiara Mauro D’Agnese, Segretario Generale Provinciale del Siulp – che la sicurezza informatica, un pilastro della sicurezza nazionale, venga affidata al sacrificio di pochi agenti. Serve un intervento urgente per adeguare l’organico e garantire ai cittadini un servizio efficace e tempestivo".