Mercoledì, 3 Gennaio 2024 Vasto

Ragazzo di Termoli di soli 13 anni morto in un incidente mentre tornava dalle cure a Vasto

Asperger Abruzzo accusa: "Quello di Flavio è un omicidio sanitario"

Quello di Flavio è un omicidio sanitario". L'accusa di Marie Helene Benedetti, presidente dell'associazione Asperger Abruzzo, si riferisce all'incidente stradale che lo scorso 18 dicembre è costato la vita a Flavio Cistullo, 13 anni, di Termoli. Il ragazzino è morto a causa delle ferite riportate nello scontro dell'auto su cui viaggiava contro un pullman, sulla strada Adriatica che collega Termoli a Petacciato; il padre Riccardo, 54 anni, è ancora ricoverato in ospedale per le conseguenze dell'incidente. 

Le parole della presidente di Asperger Abruzzo derivano dal fatto che Flavio e suo padre tornavano da Vasto, dove il ragazzo seguiva terapie specifiche per la sua patologia. 

"Abbiamo preferito aspettare che passassero le feste per rialzare l'attenzione sullo spinoso argomento dei viaggi della speranza per le terapie fuori provincia e fuori regione che troppi bambini sono costretti a fare e per cui Asperger Abruzzo ha tanto lottato e continua a lottare", precisa Benedetti. 

"La morte del piccolo Flavio Cistullo - incalza - non può essere dimenticata e non può essere vana. La morte del piccolo Flavio non può passare come un fatale incidente stradale quale non è, ci sentiamo di affermare senza esagerazioni che la morte del piccolo Flavio è un omicidio sanitario, fatto da una sanità assente, sorda, allo sbando. Qualcuno ironizza ancora dicendo che il Molise non esiste, un conto è l'ironia cittadina, un conto sono le istituzioni che rappresentano i cittadini molisani, che pagano le tasse quanto gli altri cittadini nelle altre regioni, ma che non beneficiano dei servizi imposti dalla legge, come se non esistessero davvero".

Asperger Abruzzo, da tempo in prima linea nella Asl Lanciano Vasto Chieti, ha compiuto un grande sforzo per far rientrare nella regione d'origine i bambini abruzzesi che dovevano spostarsi nel vicino Molise per una presa in carico immediata. "Autistici e non - commenta Marie Helene Benedetti - tutti i bambini hanno pari diritti ed hanno il diritto per legge di ricevere le proprie terapie con le più avanzate evidenze scientifiche e in prossimità del luogo di residenza; ciò non vale solo per l'Abruzzo, bensì per tutto il territorio nazionale, quindi anche in Molise. La famiglia del piccolo Flavio ha scelto di curare il proprio figlio in Abruzzo, ha scelto di farlo perché non si è sentita degnamente presa in carico in Molise, e come dar loro torto? La stessa Asperger Abruzzo ha lottato per far rientrare in Abruzzo i pazienti minori perché in Molise ricevevano terapie di facciata che erano solo a beneficio di chi le erogava e mai del paziente. La scelta della famiglia del piccolo Flavio quindi è stata una scelta obbligata, in quanto in prossimità del luogo di residenza il piccolo Flavio non avrebbe ricevuto le degne cure. E allora, ci si chiede, perché il Molise non controlla? Perché il Molise non pretende degne riabilitazioni dai suoi centri convenzionati? Se è una questione di mancanza di fondi, perché continuare a spendere senza riabilitare creando solo prese in carico e mai dimissioni per obiettivi raggiunti?", chiede la presidente di Asperger Abruzzo.

"È in questo modo che la sanità si ingorga e muore - accusa - muore come un cucciolo di 13 anni costretto a viaggiare per ricevere il proprio diritto a una terapia degna. Questa disgrazia ci lacera nel profondo su ferite che non si rimargineranno mai, perché solo una famiglia che è stata costretta a lunghi viaggi per raggiungere le terapie lontane da casa può comprendere lo stato d'animo di un genitore al volante più volte a settimana, con la sua stanchezza, trascorrendo la vita in un'auto, con i sensi di colpa per quelle ore sprecate da suo figlio in quell'auto, quel figlio che al posto di fare il bambino fa il viaggiatore, quel figlio già colpito da una condizione che gli limita la leggerezza della sua età e condannato ulteriormente a spendere le sue giornate chiuso e legato a un sedile di un'auto che chissà se un giorno potrà causare la sua morte. Sì, perché quando fai i viaggi della speranza per le terapie preghi continuamente che vada tutto bene, che non accada quella terribile disgrazia che devasterebbe per sempre la tua e la sua esistenza e che senti addosso ogni volta che parti e ritorni. È per questi motivi - prosegue Benedetti - che ci sentiamo di lanciare alle famiglie molisane il nostro aiuto, affinché ottengano le terapie in prossimità del luogo di residenza e con le più avanzate evidenze scientifiche".

Asperger Abruzzo si mette dunque a disposizione con i propri avvocati, "per trasformare questa terribile tragedia - spiega - in cambiamento ed è disponibile per le famiglie che ne faranno richiesta a far loro ottenere i propri diritti sperando, come è stato per l'Abruzzo, di svegliare le istituzioni molisane piegandole alle proprie responsabilità. Preghiamo per il papà del piccolo Flavio, Riccardo Cistullo, pensiamo a lui ogni giorno sperando possa riprendersi insieme alla mamma del piccolo Flavio, preghiamo trovino la forza di superare questa disgrazia enorme di cui non sono responsabili, ma vittime a loro volta."

Marie Helene Benedetti, 

Presidente dell'Associazione Asperger Abruzzo