Martedì, 8 Agosto 2023 Vastese

Il Sindaco di Gissi querela la Asl 2 per abuso d’ufficio, omissione di atti e mancata esecuzione di provvedimento giudiziale

Chieffo ha atteso invano l'applicazione della sentenza del TAR Abruzzo

Agostino Chieffo, sindaco di Gissi, ha oggi formalmente presentato un atto di denuncia-querela nei confronti dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti per l’inottemperanza alla sentenza del Tar Abruzzo, in merito all’apertura h 24 del Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Gissi.
Il 26 giugno scorso il direttore generale della ASL 2, Thomas Schael, ha comunicato al sindaco «l’intenzione di ridurre l’orario del Punto di Primo Intervento al PTA di Gissi, prima attivo H24, a 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, a partire dal 1° luglio, manifestando subito la mia contrarietà», ha dichiarato Chieffo. Il 28 giugno scorso, il sindaco di Gissi ha ricevuto una nota dall’Asl 2 su “Riorganizzazione del soccorso in urgenza nelle aree Alto Vastese e Aventino-Medio Sangro“, «con la quale si preannunciava – ha spiegato Chieffo – la consegna di un’automedica con base a Carunchio che, per un periodo sperimentale di 3 mesi (dal 1 luglio al 30 settembre) avrebbe dovuto garantire i turni scoperti del servizio 118, senza che ci fosse alcun esplicito rifermento alla chiusura notturna del PPI di Gissi.

Di fatto, dal 1 luglio 2023, come preannunciato dal direttore generale, prosegue il racconto di Chieffo, «l’orario del PPI di Gissi è stato ridotto a 12 ore al giorno, tant’è che da tale data, dalle 20 alle 8 tutti i pazienti che avrebbero avuto necessità di un‘assistenza più qualificata rispetto a quella che può assicurare il servizio di Guardia medica, avrebbero dovuto rivolgersi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vasto. Non avendo ricevuto e/o comunque avuto notizia di alcun provvedimento formale di riduzione dell’orario del PPI di Gissi, il 3 luglio, in qualità di autorità sanitaria locale, ho diffidato il direttore generale dell’Asl e il facente funzione del dipartimento Emergenza-Urgenza, Emmanuele Tafuri, a ripristinare nell’immediato i PPI di Gissi a 24 ore».

«La diffida non ha avuto alcun esito e/o riscontro, – ha aggiunto il sindaco di Gissi – tant’è che il PPI di Gissi è rimasto chiuso la notte e nessun provvedimento che giustificasse tale chiusura è stato notificato al Comune di Gissi. Ritenendo illegittimo l’operato dell’ASL, con una delibera di giunta ho dato l’incarico a Cristiano Bertoncini del Foro di Vasto di ricorrere al Tar Abruzzo, sezione di Pescara, contro l’operato dell’azienda e chiedere il ripristino del PPI H24. Oltre alla domanda principale, per le motivazioni spiegate nel ricorso, ho esplicitamente richiesto la tutela cautelare, con riattivazione immediata del servizio».

Il Tar, con decreto del 21 luglio scorso, ha accolto l’istanza cautelare proposta dal Comune di Gissi, con conseguente obbligo per l’Asl di ripristinare il PPI di Gissi H24. «Nonostante la decisione del Tar e la notifica del decreto cautelare – ha precisato Chieffo – il PPI di Gissi, ad oggi, rimane incredibilmente ancora chiuso dalle 20 alle 8, cosi come risulta dalle relazioni della polizia locale del Comune.
Addirittura, come risulta dalla relazione di servizio del 29 luglio, anche la postazione del 118 nel turno notturno era sprovvisto di medico a bordo, solo autista e infermiere».

Le ipotesi di reato indicate nella denuncia sono abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), omissione di atti d’ufficio (art. 328 c.p.) e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice (art. 388 c.p.). Qualora fossero ravvisate dalla Procura queste ipotesi, il sindaco chiede «che gli autori, previa loro certa individuazione in base alle competenze e responsabilità, vengano perseguiti e puniti a norma di legge. Resto a disposizione dell’autorità giudiziaria per ogni eventuale chiarimento», ha sottolineato Agostino Chieffo che oltre a essere primo cittadino di Gissi, nella vita professionale è un avvocato.