Venerdì, 2 Dicembre 2022 AbruzzoForse sfuma l'ammodernamento della linea ferroviaria Pescara-RomaD’Incecco, "Ci sono criticità", Di Girolamo, "Stop sarebbe disastro"Dopo le dichiarazioni del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sulle difficoltà per la realizzazione del raddoppio ferroviario “Pescara-Roma” e la relativa alta-velocità interviene il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale, Vincenzo D’Incecco, che pur condividendo la bontà dell’opera ha sempre caldeggiato le numerose criticità sollevate dalle amministrazioni locali, residenti, e vari comitati che hanno chiesto delle modifiche progettuali per salvare le proprie abitazioni, le proprie aziende e la vivibilità delle aree della Valpescara. Non la pensa allo stesso modo la senatrice del Movimento 5 stelle, Gabriella Di Girolamo, secondo cui, “con i 209 miliardi del Pnrr strappati all’Ue grazie alla tenacia dell’allora Premier Conte, speravamo tutti che la telenovela fosse giunta al termine, fermarsi ora sarebbe un disastro”. “Condivido tutte le dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini durante l’audizione di ieri in Senato sulle infrastrutture abruzzesi – afferma D’Incecco -, sia quelle per scongiurare gli aumenti del pedaggio sulle autostrade A24/A25 sia sulle criticità emerse sulla concreta fattibilità del raddoppio del tracciato ferroviario. Senza dubbio questa è un’opera che migliorerà i collegamenti ferroviari utilissimi all’economia e al turismo regionale, però sarebbe un grave errore non tener conto delle volontà di tante amministrazioni locali, aziende e degli abitanti che vivono in quelle zone che non sono contrarie alla realizzazione dell’opera tout court ma ne chiedono una modifica sia per non essere privati delle proprie strutture ma anche in ottica di un miglior rapporto rapporto costi-benefici”. “Le criticità che il Ministro Salvini ha sollevato probabilmente sono le medesime che anche noi insieme ai comitati avevamo individuato ed esposto, inoltre – sottolinea D’Incecco – tutte le proposte alternative che ho raccolto non sono affatto campate in aria ma assolutamente razionali e propositive. Spero che adesso possano essere ascoltate in modo diverso e migliore”, conclude D’Incecco. Dura la reazione di Di Girolamo: “Tra i segnali poco confortanti arrivati da Salvini nella prima audizione da ministro delle Infrastrutture c’è la sua perplessità sul potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara. Un’opera che l’Abruzzo attende da anni, divenuta realtà concreta solo nel primo Governo Conte, sulla quale il neo-ministro ha annunciato un misterioso “surplus di riflessione”. Eppure, “con i 209 miliardi del Pnrr strappati all’Ue grazie alla tenacia dell’allora Premier Conte, speravamo tutti che la telenovela fosse giunta al termine,e che il collegamento da Pescara alla Capitale in sole due ore di treno potesse finalmente diventare cosa concreta nel giro di pochi anni. Un eventuale stop al progetto avrebbe ripercussioni disastrose per l’Abruzzo e per tutto il Centro Italia. Sono già in contatto con il Commissario Straordinario dell’opera, l’Ing. Macello, per supportare e velocizzare l’incontro chiestogli dai Sindaci di Sulmona,Avezzano e Tagliacozzo,volto ad avere lumi su l’attuale stato dei lavori e chiarezza su quella che oggi è uno strumento di primaria importanza sul quale vengono riposte le speranze di una ripresa economica del territorio. I 6,5 miliardi di investimento previsti sono cruciali per questo asset infrastrutturale, valida alternativa all’attuale unica soluzione di trasporto efficiente, l’autostrada A24-A25 e renderà la vita estremamente più facile anche a tanti pendolari, eventuali battute d’arresto mettono a serio pericolo il miliardo ed oltre stanziato con fondi PNRR. Queste riflessioni che il governo intende fare devono avere assolutamente epilogo positivo: il blocco del rafforzamento della linea sarebbe un dietrofront irricevibile, e come Movimento 5 Stelle non lo permetteremo”.
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