Domenica, 19 Giugno 2022 VasteseA Ortona apparentamento tra Di Nardo e CocciolaA San Salvo Giovanni Mariotti si tira fuoriIn zona Cesarini, nell’ultimo giorno utile, apparentamento sancito ad Ortona tra il candidato del centrodestra, Angelo Di Nardo e il civico Ilario Cocciola. L’annuncio nella piazza del Municipio insieme al candidato del centrodestra. Sul Palco l’abbraccio tra Cocciola e Di Nardo. A San San Salvo il terzo arrivato, Giovanni Mariotti, lascerà invece libertà di voto, senza schierarsi per l’uno o l’altro dei contendenti. Ad Ortona, 23.425 abitanti, sarà ballottaggio tra il sindaco uscente, Leo Castiglione, che ha preso al primo turno, 5.291 pari al 42,2%, battitore libero di area centrodestra, appoggiato da cinque liste civiche tra cui Forza Leo, emanazione di Forza Italia, e Ilario Cocciola, ex presidente del consiglio comunale, candidato civico e bipartisan anche lui, al 35,13%, pari a 4.399 voti. Ad appoggiarlo sei formazioni civiche e l’Udc, uno schieramento moderato e progressista senza il Partito Democratico che non ha presentato liste in questa tornata elettorale Decisivo sarà ora, con l’ottimo 20,3% ottenuto, pari a 2.553 l’appoggio di Angelo Di Nardo, di Fratelli d’Italia, già aspirante primo cittadino nel 2017 e consigliere comunale di minoranza uscente, appoggiato da Fratelli d’Italia, Lega, Libertà e Bene Comune per Ortona, Ortona Sociale ed Ortona Futura. Infine c’è Francesco Terra di Ancora Italia che si è fermato al 2,24%, pari a 280 voti. A San Salvo, 20mila abitanti, la sfida è tra Emanuela De Nicolis, civica di centrodestra, pronta a raccogliere il testimone della sindaca uscente Tiziana Magnacca e che si è fermata al 47,90%, vale a dire 5.098 voti e a sfidarla è Fabio Travaglini, candidato del centrosinistra allargato, con il Pd primo partito, che ha totalizzato il 42,71% dei voti validi pari a 4.546 preferenze. Al terzo posto Giovanni Mariotti, candidato civico di area centrosinistra, appoggiato da Democratici per San Salvo, Cambiamo San Salvo e Avanti San Salvo anche lui con 999 voti, vale a dire il 9,39% Di Nardo mercoledì sera ha avuto una lunga riunione con la sua coalizione, e aveva dichiarato ieri: “se ci dovesse essere l’apparentamento dovrà essere ratificato in via ufficiale. Delle prove di dialogo sono in corso, ma non c’è nulla di ufficiale. Ad oggi le consultazioni sono aperte a tutti. Mi sono concesso qualche giorno per avere garanzie su temi e progetti per il futuro. Altrimenti resterò all’opposizione”. Cocciola gli ha fatto la corte, ricordando la comune opposizione al battitore libero Castiglione. È “la fine della politica” per il deputato, coordinatore regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro: “Contrordine compagni, la sinistra ortonese, sostenuta da Tommaso Colletti, già presidente della provincia e parlamentare con il centrosinistra, l’ex sindaco di Francavilla Antonio Luciani, il pupillo candidato con Giovanni Legnini alle regionali, Giorgio Marchegiano, si è alleata con Fratelli d’Italia a sostegno dell’ex presidente del consiglio comunale di centrosinistra Ilario Cocciola. Noi lo sapevamo, era tutto premeditato, per questo abbiamo sostenuto il polo civico. Il popolo di destra e sinistra è stato tradito, per sete di potere”. Ad essere favorevole all’apparentamento, del resto anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia. Mentre Fi ha sperato nel naufragio dell’accordo, a vantaggio del suo candidato Castiglione. A tirarsi fuori, a San Salvo, è invece Mariotti, sancendo la spaccatura insanabile del centrosinistra a San Salvo. La decisione è stata presa dalle assemblee dei candidati, che si sono tenuta nei giorni scorsi. “La linea emersa è quella di lasciare la libertà di scelta ai nostri elettori -, ha spiegato Mariotti -, abbiamo deciso democraticamente. È stata una campagna elettorale molto faticosa, che abbiamo condotto con le nostre poche forze a disposizione. Noi con una barchetta, gli altri candidati con delle vere e proprie corazzate. Sono comunque soddisfatto del mio risultato elettorale. Nel profondo e pieno rispetto del responso elettorale, abbiamo scelto di non indirizzare né verso una candidata né verso l’altro le decisioni del nostro elettorato, e pertanto invitiamo i nostri elettori e le nostre elettrici, in occasione del prossimo ballottaggio, a rivolgere il proprio voto in completa autonomia ed in adesione alla propria sensibilità”. Il progetto di riunire le due anime del centrosinistra sotto un’unica bandiera è naufragato, ma resta da vedere, al netto delle indicazioni di Mariotti cosa faranno i suoi quasi mille elettori, sufficienti a strappare al centrodestra San Salvo e ribaltando l’esito del primo turno. Va ricordato infine che la legge prevede che i candidati ammessi al ballottaggio hanno facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, cioè entro domani, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui è stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate; in sostanza l’accordo deve essere pubblico e formalizzato presso la segreteria comunale. La scheda per il ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro l’apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli di tutte le liste collegate, ovviamente comprendendo anche quelle che si sono apparentate. La coalizione di liste che sostengono il candidato vincente ottengono il 60 per cento dei consiglieri comunali mentre tutte le altre liste si ripartiscono il rimanente 40 per cento. Qualora invece il sostegno di liste escluse dal ballottaggio non venga formalizzato in un accordo di apparentamento vero e proprio ma solo in un sostegno pubblico a uno dei due candidati al ballottaggio, le stesse, sempre abbiano raggiunto il quorum minimo secondo la legge, non parteciperebbero alla ripartizione del 60 per cento dei seggi, ma solo a quella del 40 per cento di coloro che sono stati sconfitti. |