Venerdì, 20 Settembre 2019 AbruzzoRegione: ecco la squadra dei "portaborse", spesa della Giunta da 1,6 milioni di euro l'annoTutti i nomi degli assunti a chiamata diretta negli staff degli assessori: scelti collaboratori storici, militanti e candidati alle ultime elezioniQuelli del centrodestra in periferia cercano di fare i moralisti mettendo sotto scacco le amministrazioni nelle quali sono minoranza. Denunciano le composizioni degli staff dei sindaci, fanno continuamente ricorso alla procedura dell'accesso agli atti, trasferiscono le "carte" presso gli uffici giudiziaria nella speranza di vedere qualcuno seduto sul banchetto degli imputati. In sostanza "giocano" a fare i moralisti. Ma in Regione, dove oggi detengono il potere, lo esercitano in maniera forte, senza ritegno e procedono speditamente, a distanza di 7 mesi dalla elezione, alla "sistemazione" di amici e compari. Un quadro desolante che la dice lunga sul significato di cambiamento e di rinnovamento tanto sbandierato in campagna elettorale ed oggi completamente ignorato in virtù del "potere" che si esercita. Per dare una conferma queste poche parole pubblichiamo qui di seguito l'interessante servizio pubblicato su Abruzzoweb.
di Filippo Tronca L'AQUILA - A sette mesi dalle elezioni regionali, può dirsi pressoché completa la squadra dei collaboratori politici finora assunti a chiamata diretta, e a tempo determinato, della giunta regionale, al servizio del presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, e dei suoi assessori. Assunti, come i colleghi "portaborse" del Consiglio regionale, in modo discrezionale e in base alla fedeltà politica, pagati con un budget complessivo di 1 milione e 680 mila euro. I beneficiari resteranno in carica al massimo fino al termine della legislatura, decadendo assieme al presidente e agli assessori. Già comunicato lo staff dell'assessore al Bilancio e Personale Guido Liris, e del presidente della Regione Marco Marsilio, composta da 10 persone. Molte meno, va osservato, rispetto alla squadra dell' ex presidente, Luciano D'Alfonso, ora senatore del Partito democratico, che ha toccato punte di 36 componenti, per poi subire una parziale scrematura, da parte del presidente vicario, Giovanni Lolli, che ha sostituito D'Alfonso dopo la sua elezione in Parlamento. I nominativi dei collaboratori degli assessorati sono visionabili, come impone la legge, nei file della sezione "Amministrazione trasparente" del sito della giunta regionale. I loro contratti sono quelli del pubblico impiego, seppure a tempo, inquadrati in categoria "B", che equivale, se full time, ad uno stipendio netto di circa 1.200 euro mensili, in categoria "C", 1.300 euro al mese, e in categoria "D", non oltre i 1.600. Per i collaboratori della Giunta, non è possibile, a differenza di quello che avviene per quelli dei gruppi politici del Consiglio, fare assunzioni con contratti interinali. Per cui non c'è nessun obbligo di rendere pubblici i nominativi. Per poter ambire alla categorie "C" e "D" occorre la laurea, e l'ufficio del personale ha verificato giusto questo requisito, assieme all'attinenza del curriculum con l'ambito di competenza di ciascun assessorato. Da quanto si apprende, non si sono verificate richieste incongrue, e dunque respinte. Cominciamo la carrellata con i collaboratori del vicepresidente della Regione e assessore all'Agricoltura, Parchi e Ambiente, Emanuele Imprudente, della Lega. Nel suo ufficio lavorano gli aquilani, il fedelissimo Gianluca Marinelli e Davide Ferella, quest’ultimo collaboratore di lungo corso del centrodestra in consiglio regionale, con un passato nel Movimento per le autonomie (Mpa), al fianco di Giorgio De Matteis, con cui si è candidato alle comunali del 2012, nelle quali il medico aquilano correva come sindaco. Entrambi inquadrati con contratto D, il più alto di grado. Mauro Febbo, di Forza Italia, assessore alle Attività produttive e al Turismo, è assistito da due suoi fedelissimi: Simone Ciccotelli, inquadrato con contratto D1, collaboratore dal 2009 di Febbo, quando era assessore all'Agricoltura, e poi consigliere regionale di opposizione; c'è poi Emiliano Vitale, con contratto C1, ex presidente di Alleanza nazionale di Chieti fino allo scioglimento nel 2009, e consigliere comunale di Forza Italia di Chieti. Anche lui ha già prestato servizio nella segreteria dell’assessore Febbo. Veniamo all'assessore esterno della Lega Piero Fioretti, che ha la delega al Lavoro. Sua assistente è la teramana Simona Cardinali, candidata per i salviniani alle elezioni regionali nel collegio di Teramo, nel corso delle quali ha preso 3.956 voti. L'assessore alla Sanità Nicoletta Verì, Lega, ha al suo fianco Arianna Conicella Cerritelli, candidata alla Camera alle politiche nel collegio Chieti-Pescara nel marzo 2018, e segretaria amministrativa del partito, e Mattia Giansante, che prima dell'adesione alla Lega, ha avuto un passato come coordinatore politico regionale dell'Udeur di Clemente Mastella. Entrambi hanno contratto C1. Lavorano con Nicola Campitelli, assessore leghista ad Urbanistica e Rifiuti Vincenzo Pellegrini,candidato sindaco e ora consigliere comunale di Atessa, coordinatore cittadino della Lega Salvini premier, con contratto D1, e Simona Pirro, contratto C1, leghista di ferro e componente del comitato regionale Donne di Noi con Salvini. Il "quasi" assessore, Umberto De Annuntiis, di Forza Italia, sottosegretario di Giunta, si avvale invece della collaborazione della dipendente regionale Monica Tentarelli. Negli staff degli assessori e del presidente, assieme al personale a chiamata diretta, giornalisticamente detti anche "portaborse" - termine che non vuole avere nulla di dispregiativo - ci sono poi "distaccati" i dipendenti regionali a tempo indeterminato. Uno scenario quello che si può osservare nella Giunta, diverso da quello del Consiglio regionale, in seno al quale c'è l'obbligo di trasparenza solo per gli assunti, anche qui con contratto del pubblico impiego, in tutto 34 collaboratori politici, pagati grazie al budget di circa 50 mila euro per ciascun consigliere del gruppo. Non c'è invece nessun obbligo per i numerosi collaboratori assunti attraverso agenzia di lavoro interinale, stipulando un contratto di lavoro privato, seppure pagato anch'esso con i fondi pubblici. Un'opzione, anche se di poco, meno costosa, e che i gruppi prediligono perché meglio si presta a "spacchettare" i posti a disposizione, in base al budget, e accontentare, seppur con prestazioni part-time e dunque con compensi ridotti, un numero maggiore di pretendenti. Pubblicato da Abruzzoweb
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