Giovedì, 4 Luglio 2019 VastoDopo l'omicidio chiusa la residenza per anziani "S.Pio"I controlli avrebbero riscontrato gravi irregolaritàSospese le autorizzazioni alla residenza “San Pio” di Vasto dove lo scorso 23 giugno l’84enne Michela Marchesani è morta dopo aver ricevuto diversi colpi in testa inflitti da un altro anziano Vito Papa ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Lanciano. Le revoca della sospensione delle autorizzazioni avverrà solo con le dimissioni degli anziani presenti e con l’assunzione dei dipendenti con le qualifiche professionali adeguate alle strutture a carattere comunitario e protetta. Questo è quanto si legge nell’ordinanza N. 276/2019 emessa dal Comune di Vasto a firma del Sindaco Francesco Menna. Una decisione che fa seguito a diversi controlli e al sopralluogo effettuato dai Nas di Pescara lo scorso 25 giugno e nei giorni a seguire. Sopralluogo e controlli che, come si legge nell’ordinanza, hanno portato alla luce “la presenza di anziani autosufficienti e non, assistiti da un personale insufficiente alle reali esigenze (1 psicologo clinico, 7 operatori socio-sanitari e 1 cuoca) in totale difformità con quanto dichiarato nelle schede informative allegate alle autorizzazioni”. Inoltre dalla relazione finale relativa al setting assistenziale degli anziani ricoverati, effettuato dal Nod di Vasto, è emerso che “solo tre anziani potevano rimanere nella struttura a carattere comunitario, che un anziano doveva essere ricoverato in una struttura a prevalenza accoglienza alberghiera e venti in una residenza protetta”. Dalle valutazioni cliniche degli anziani è inoltre risultato che “la residenza accoglie anziani, la maggior parte dei quali bisognosi di cure socioassistenziali e sanitarie, per un numero doppio rispetto a quello per il quale la struttura è stata autorizzata”. La residenza “San Pio” ha ora 60 giorni di tempo per impugnare l’ordinanza solo con ricorso giudiziale al Tar o ricorrere al Capo dello Stato entro 120 giorni. |