Sabato, 28 Giugno 2025 ChietiPaolucci, "Crescenti disagi in laboratorio analis, tra caldo, attese e guasti"“Ancora una volta dobbiamo dare atto al personale medico e paramedico che ha dovuto reggere la trincea"“Sono sempre più preoccupato lo stato della sanità territoriale, a fronte dei forti disagi che gli utenti dei laboratori di analisi di Chieti e dell’ospedale clinicizzato Ss. Annunziata nonché in altri presidi della medicina territoriale della provincia hanno sperimentato questa mattina a causa del non funzionamento del sistema informatico delle prenotazioni. Persone in attesa al caldo, anziani e soggetti fragili impossibilitati a fare i prelievi a causa del sistema in tilt che ha costretto gli operatori sanitari a scrivere a mano la nuova data per effettuarli. Questo episodio non è isolato, ma è il segno di una crisi più ampia a cui nessuno mette mano” Lo afferma il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci. “Ancora una volta dobbiamo dare atto al personale medico e paramedico che ha dovuto reggere la trincea e condividere informazioni e alternative con l’utenza giustamente esasperata – continua Paolucci – . Il fatto è che le cose vanno sempre peggio: il Governo regionale annuncia, promette riforme e miglioramenti e accusa chi denuncia, ma non riesce a concretizzare nessuna azione risolutiva e strategica per affrontare i gravi problemi della sanità abruzzese. L’aumento delle tasse non ha risolto nulla, se non coprire parzialmente un buco che si sta allargando sempre più e che richiederà ai cittadini e alle cittadine nuovi sacrifici”. “La sanità abruzzese affonda in una crisi profonda, caratterizzata da mancati servizi, attese lunghissime e problemi che potrebbero essere facilmente affrontati con una governance normale, se ci fosse – conclude Paolucci – . È tempo che il governo regionale si assuma le proprie responsabilità e adotti misure efficaci per risolvere i problemi della sanità territoriale e garantire ai cittadini abruzzesi un servizio sanitario degno di questo nome, che oggi a Chieti sicuramente non c’era”. |