Sabato, 13 Ottobre 2018 San SalvoDroga a San Salvo, chiuso il bar “Vanity Café”Lo ha deciso il Questore di Chieti Ruggiero BorzacchielloE’ stata emessa l’ordinanza di chiusura del bar Vanity Café. A deciderlo il Questore di Chieti Ruggiero Borzacchiello. 30 i giorni di chiusura. Un’ordinanza emessa a seguito dell’operazione Happy Hour condotta dagli uomini del Commissariato di Vasto che ha portato all’arresto del titolare T.D.P., ora agli arresti domiciliari. “Un’operazione di polizia giudiziaria che si inserisce nell’ambito di un più articolato piano di controllo del territorio che stiamo attuando da qualche mese, aveva sottolineato il Questore Borzacchiello nel corso della conferenza stampa tenutasi per illustrare i dettagli dell’operazione. “Le problematiche – aveva continuato – non sono poche, ma la nostra attenzione è alta. Le carenze di organico dettate ci sono ma stiamo cercando di sopperirle. Ma nonostante ciò assicureremo sempre la presenza sul territorio per cercare al massimo di fronteggiare nel migliore dei modi le situazioni che si dovessero verificare. Ed il lavoro che quotidianamente svolgono gli uomini del Commissariato di Vasto è importante e l’operazione Happy Hour ne è una testimonianza”. “Un’operazione quale ennesima risposta al dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in questo territorio ed in particolare per le città di Vasto e San Salvo”. Queste invece le parole del Commissario Fabio Capaldo IL FATTO. Nella tarda mattina del 10 ottobre è stato tratto in arresto T.D.P. titolare e gestore del Vanity Cafè di San Salvo. Un’operazione – denominata Happy Hour – conclusasi a seguito di un lungo appostamento da parte degli uomini del Commissariato e nella consapevolezza che all’interno del bar e maggiormente nelle ore serali notturne avvenisse la cessione di sostanze stupefacenti ai clienti. Appostamenti e consapevolezza che hanno portato gli uomini del Commissariato a fare irruzione all’interno del bar. A seguito di controlli è stato rinvenuto, all’interno di un armadietto in un locale adibito a spogliatoio, un thermos contenente 120 gr di cocaina (valore 15mila euro), 150 gr di hashish (valore 3mila euro), 1000euro in contanti che il titolare aveva con sé. La perquisizione è stata poi allargata anche all’abitazione di T.D.P. dove sono stati rinvenuti dei test volti ad attestare la qualità della sostanza. Particolare degno di nota, segno che le richieste della clientela erano “alte”. Particolare importante che donota come gli assuntori non ero solo giovani, e/o ragazzini o il tossico di giro, ma clienti di un certo “livello”. Il titolare del bar è in stato di fermo in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Ulteriori sviluppi investigativi sono in corso. |